«Il premier Meloni segue o coordina tutte le questioni e le tematiche rilevanti per la complessiva azione di governo. Ma la responsabilità del mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza è mia e ne sono responsabile anche nei suoi confronti. Mi ha molto confortato registrare, tra tutti i colleghi di governo che sono intervenuti, espressioni di fiducia verso le forze dell’ordine e convergenza sul fatto che quanto accaduto a Pisa potrà essere compiutamente esaminato con serenità priva di pregiudizi». L’ha detto il ministro dell’interno Matteo Piantedosi intervistato dal Corriere della Sera. «Siamo aperti a ogni analisi, anche autocritica, allorquando anche una sola manifestazione tra le migliaia ci ponesse il problema di verificare se tutto è andato per il verso giusto»: l’ha affermato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un’intervista al Corriere della Sera sulle polemiche per le manganellate ai manifestanti ai cortei pro Palestina a Pisa e Firenze. «Vedere quelle immagini ha contrariato e amareggiato anche me», ha detto il capo del Viminale a proposito dell’intervento del Capo dello Stato, «condivido le sue parole come le condividono tutti i poliziotti. Tutti noi auspichiamo sempre che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti. Fondamentale in tale senso è anche la collaborazione degli stessi manifestanti». «Quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è in ogni caso doveroso svolgere ogni esame obiettivo su come siano andati i fatti», ha aggiunto Piantedosi che tuttavia ha negato che siano state cambiate le regole per gestire questo tipo di manifestazioni introdotte dopo il G8 di Genova: «Non è cambiato nulla di quel principio. Semmai si è ancor più rafforzato».
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