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Nell’incontro di martedì scorso con il Prefetto di Napoli, il gruppo “B.R.O.S.” ha sollevato gravi preoccupazioni riguardanti l’equità e la trasparenza nelle politiche occupazionali della Campania. Nonostante il progetto avviato nel 2008 per favorire l’inclusione lavorativa dei soggetti svantaggiati, persiste una discriminazione nell’accesso alle opportunità di impiego offerte dalla regione, nonostante le competenze equiparabili dei partecipanti. Questa situazione ha eroso la fiducia nel sistema a causa delle decisioni discutibili della Regione, che sembra ignorare i diritti garantiti dalla legislazione. La mancanza di trasparenza nelle procedure di selezione e le incertezze riguardanti gli inserimenti nell’elenco di riserva hanno alimentato la protesta, evidenziando disuguaglianze nelle politiche occupazionali regionali. È urgente riformare queste politiche per garantire un trattamento equo per tutti, con particolare attenzione ai soggetti socialmente svantaggiati. Il progetto “B.R.O.S.” mira a favorire l’inserimento lavorativo di individui svantaggiati e disoccupati a lungo termine, tuttavia la fiducia nel sistema è stata erosa da decisioni opache e discutibili della regione, che hanno ignorato i diritti garantiti dalla legge e creato disuguaglianze nelle politiche occupazionali regionali. La protesta attuale denuncia ingiustizie sistemiche, generando sconforto e sfiducia tra coloro che aspirano a contribuire al progresso economico e sociale attraverso progetti pubblici. Affrontare queste disparità con determinazione è fondamentale per garantire un accesso equo e trasparente alle opportunità lavorative per tutti i partecipanti al progetto “B.R.O.S.”.