MARANO, NUOVO PIANO URBANISTICO. LETTERA AL SINDACO MORRA: BASTA CEMENTO, NIENTE SCUSE: LA LEGGE TE LO CONSENTE

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Lettera aperta al sindaco Matteo Morra. Lunedì sarà presentato il preliminare del nuovo piano urbanistico comunale. L’iter è iniziato con la giunta Visconti e stato portato avanti dai commissari e ora il documento di pianificazione del territorio dovrà seguire ulteriori step: le proposte dei cittadini, il varo in giunta, l’invio della documentazione alla Città Metropolitana e, in ultima analisi, dopo aver fatto proprie alcune osservazioni, dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale. Per l’approvazione definitiva dell’iter, grosso modo, se tutto andrà per il meglio, ci vorranno almeno tra i 12 e 18 mesi.

Quando il preliminare del nuovo Puc (il vecchio piano regolatore fu adottato ufficialmente nel 1987), fu pubblicato sul sito del Comune (parliamo di qualche mese fa) furono in tanti a storcere il naso, noi in primis. Sul tema rivolgemmo alcune domande ai candidati sindaco che in quel momento, tra aprile e maggio, si contendevano la scena. Sia Morra che l’avversario Izzo si mostrarono alquanto preoccupati perché alcuni aspetti, soprattutto quelli relativi alle lottizzazioni edilizie, non sembrano affatto chiari.

Ora, pian pianino, si sta arrivando al dunque ed è per questo motivo che chiediamo al primo cittadino di dare un segno tangibile alla città, per anni devastata non solo dal cemento dei palazzinari ma anche da quello selvaggio, o meglio dall’abusivismo.

Morra, anche in un’intervista rilasciata al nostro portale mesi fa, ha spiegato che a suo avviso la strada da percorrere è quella dell’abbattimento degli indici di edificabilità. A suo dire, la strada del Puc a vani zero è percorribile ma nella consapevolezza che può pesare sull’Ente in termini di mancati introiti.

La storia dell’abbattimento degli indici di edificabilità è molto cara al neo sindaco del Pd. Ne parla ormai da 11 anni. (di seguito il link con i riferimenti al passato e cosa si diceva 10-11 anni fa sul tema Puc e cemento)https://www.terranostranews.it/2023/09/09/marano-story-il-cemento-il-puc-i-fondi-europei-ecco-cosa-diceva-lattuale-sindaco-morra-qualche-anno-fa-e-gli-scontri-con-lex-sindaco-bertini/).

Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata: l’abusivismo edilizio ha prodotto altro consumo di suolo. I mutamenti normativi (piano casa, abbattimenti e ricostruzioni e conseguenti aumenti di volumetrie) hanno prodotto altro consumo di suolo in città. Quando si parla di indici, dunque, bisogna tenere conto anche di tutto quello che si è fatto negli ultimi anni.

Non è vero, poi, come erroneamente si continua a dire e come ampiamente specificato in sede di giustizia amministrativa, che coloro che possiedono terreni in aree lottizzate detengono diritti che non possono essere toccati. Nulla di più vero: nell’anno 2012, l’ex commissario prefettizio Gabriella Tramonti fermò le procedure della lottizzazione C4, zona San Marco, adducendo una serie di motivazioni che furono poi confermate anche in sede di Tar. L’interesse pubblico, sostengono i giudici amministrativi, viene sempre prima dell’interesse privato. Dunque la giunta Morra può, in sede di approvazione del nuovo Puc, fare tanto anche sul fronte delle vecchie lottizzazioni ancora in itinere. La pubblica amministrazione, fino all’ultimo, fino a quando non si è costruito, può sempre agire o quanto meno provarci. Ragion per cui, l’attuale sindaco non ripeta all’infinito il refrain che utilizzava ben 10-12 anni fa, ovvero quello dell’abbattimento degli indici di edificabilità. Si può fare molto di più, basta informarsi e avere un consulente legale di livello. Giunge voce, su tal punto, che il sindaco stia per prorogare l’incarico all’avvocato portato a Marano (tra mille polemiche e alcune denunce) dai vecchi commissari, Antonio Marciano. Non conosciamo le ragioni di tale, eventuale proroga, ma auspichiamo in un repentino ripensamento.

 

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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