L’editoriale. Marano, Morra sommerso dai problemi e con una squadra non all’altezza. Se non cambia rotta, andrà a schiantarsi. A breve un nuovo assessore

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Se Matteo Morra, sindaco rimasto fermo agli anni Novanta (come stile amministrativo e politico), non decide di elevare il livello qualitativo della sua giunta, farà pochissima strada a Marano. Forse anche meno del suo predecessore Visconti. Allo stato abbiamo un Paolo Varriale, assessore all’ambiente, praticamente desaparecido. Gli stessi consiglieri di maggioranza nutrono perplessità sul suo operato. Di Polichetti, assessore all’urbanistica, si sa poco o nulla. Polichetti dovrà occuparsi essenzialmente di Puc, ma intanto l’ufficio tecnico fa da sé, come sempre, e a gestire sono sempre gli stessi. L’unico assessore realmente insostituibile è Tina Russo, al Bilancio, ma è un lavoro immane per lei e presto anche lei potrebbe capire che è meglio abbandonare la nave. Per onestà intellettuale bisogna ammettere che ad oggi, seppur con qualche evidente limite o tendenza alla paesanità, almeno Carmine Carandente e Carmen Bocchetti – gli altri due assessori – ci mettono impegno e faccia. Ma Morra, con questa squadra, non andrà lontano. Anche perché non solo è alle prese con un municipio sommerso dai problemi: mancano soldi, personale, ci sono questioni che si perdono nella notte dei tempi (Pip, Puc, Galeota, beni confiscati, stadio) e problemi enormi anche per l’ordinario: rifiuti, strade, illuminazione pubblica, viabilità, scuole e quant’altro). Morra ha costruito una maggioranza ibrida, nel tentativo di aggiudicarsi lo spareggio contro Izzo. Ma ha commesso un gravissimo errore, lui lo sa (ma non lo ammetterà mai) e cercherà, presto o tardi, di rimediare.

La maggioranza che ha costruito, i rapporti politici che ha intessuto sono ad alto rischio. Morra, se non inverte la rotta, andrà a schiantarsi. A breve, intanto, sarà comunicato il nome di uno dei due nuovi assessori chiamati a completare l’esecutivo. Uno dovrebbe andare al gruppo Demos (famiglia Carandente), l’altro, che spetterebbe al duo Coppola-Di Marino, potrebbe essere assegnato ad ottobre, perché Di Marino, Coppola e altri della lista Baiano non avrebbero ancora trovato l’accordo sul nome e qualcuno, pur di far supportare il proprio nome, si sarebbe persino recato dal consigliere regionale Severino Nappi, uomo della Lega. Se così fosse, saremmo oltre la follia. Se i Carandente otterranno a breve l’assessorato, vorrà dire che la lista Demos potrà contare su due assessori con due soli consiglieri. Uno per Giovanni Porcelli (l’assessore Varriale), l’altro per i Carandente. Un po’ troppo da digerire per altre forze con analoghi numeri o numeri superiori.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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