MARANO, LA SQUADRA DI MORRA: MANCA IL GRANDE NOME. BENE RUSSO, POLICHETTI INCOGNITA CARATTERIALE. L’INCIUCIO CON PARTE DELLA DESTRA

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La prima giunta Morra è un misto, come avevamo anticipato con tanti articoli nei giorni scorsi: tre tecnici, Russo, Varriale e Polichetti, due politici, Carandente e Bocchetti, qualche consigliere delegato, De Magistris e Catuogno. A conti fatti, abbozzando una prima analisi, si può dire che il miglior colpo è Tina Russo, esperta di bilancio e storica capo settore del Comune di Mugnano. Polichetti, architetto, finito all’urbanistica e al Puc è invece un’incognita: ha un fratello prefetto, in quel di Como, ma molti lo dipingono come un uomo dal carattere morbido, forse non in linea con gli standard dell’ufficio tecnico di Marano, che necessiterebbe invece di un vero e proprio “cane da presa”. Di Carmine Varriale, funzionario Arpac, neo assessore al patrimonio, ambiente e polizia municipale, si sa poco.

Manca, ed è a nostro avviso grave, una figura importante in tema di legalità e beni confiscati: sul punto ci sarebbe stato tanto da scegliere, ma Morra non ha evidentemente sentito l’esigenza di ricavare un ruolo del genere per un grande nome ben inserito negli ambienti prefettizi o delle forze dell’ordine. Alcune deleghe importanti (cultura, sport, beni confiscati), al momento, restano nelle mani del primo cittadino. Si è concretizzato, come era ormai noto da tempo, l’accordo con il duo di Fratelli d’Italia, Giaccio e Carandente, che strappano un assessorato alle periferie, sagre e mercati, mentre Di Fenza porta a casa l’assessorato alla scuola ed edilizia scolastica, nonché politiche giovanili, con Carmen Bocchetti. Accontentato anche il gruppo Caso-De Magistris, con la delega all’acqua pubblica per il consigliere di Marano in Europa, lista che ha racimolato ben poco alle ultime amministrative. Delega anche per un altro ex “destro”, Mimmo Catuogno, consigliere, che si occuperà di parchi, villette comunali e verde pubblico.

Volendo, Morra avrebbe potuto puntare – guidando un ente sciolto 4 volte per mafia – su qualche nome maggiormente di impatto, per dare un segnale forte sul fronte della legalità, per coordinare o comunque fungere da garanzia per attività importanti come quelle sui beni confiscati, il Pip, il complesso del Galeota, il Puc, le case popolari e molto altro. E’ una giunta che, verosimilmente, subirà modifiche nell’arco di un anno e mezzo e non di più.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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