Molte ore di camera di consiglio e una sentenza arrivata pochi minuti prima della mezzanotte di ieri per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega: le condanne a 24 e 22 anni dei due studenti americani sono state annullate con rinvio. I giudici della Suprema Corte hanno deciso che è necessario un nuovo processo di appello per valutare il concorso di Gabriel Christian Natale Hjorth e le aggravanti nei confronti dell’amico Finnegan Lee Elder. Così la decisione dei giudici della Corte di Cassazione in merito all’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, avvenuto il 26 luglio 2019.
Qualche sottovalutazione ma nessuna ambiguità: i giudici della Corte di Cassazione ridimensionano le ombre che hanno inciso sulla narrazione (difensiva soprattutto) dell’omicidio di Mario Cerciello Rega, il carabiniere accoltellato a morte a 35 anni il 26 luglio del 2019, dietro il monumentale Palazzo di giustizia. L’operazione dei militari fu di routine. Bermuda e t-shirt indossati dalla vittima e dal suo collega Andrea Varriale quella notte più l’assenza di un’arma avevano favorito l’idea di un’operazione di polizia poco ortodossa. Quindi era esploso il dibattito sull’esibizione del tesserino di ordinanza. Mostrato oppure no? Si, secondo il superstite Varriale. No, secondo gli imputati.