Reddito di cittadinanza, beneficiari occupano Ispettorato del lavoro di Napoli

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“Pensare che la priorità economica e sociale è l’attacco al reddito di cittadinanza in un paese che ha raggiunto picchi di povertà e lavoro povero come il nostro (un lavoratore su 4 guadagna meno del reddito) è chiaramente una visione classista. Un attacco palese ma che cresce nel tempo anche da parte di altre forze politiche come dimostra il taglio già esistente per chi ha scontato anche solo una condanna negli ultimi 10 anni”.

Il Movimento di Lotta parla di alimentazione da parte del Governo della guerra dei poveri: “Il tentativo di contrapporre “occupabili e non occupabili”, “lavoratori e disoccupati” per alimentare la guerra tra poveri è evidente. Gli “occupabili” a cui il Governo promette di togliere il sussidio nel prossimo anno, dandogli diritto ad 8 mesi invece che 12 per poi eliminarlo definitivamente a fine 2023, sono circa 650mila persone. Per lo più parliamo di over 50enni con bassa scolarizzazione e quindi forza lavoro ricattabile ai quali i padroni “offrono” salari da fame per lavori senza tutele. L’obiettivo è l’accettazione di qualsiasi condizione di lavoro”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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