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Ce li dovremo sorbire per altri sei mesi, come deliberato dal consiglio dei ministri che ha concesso una proroga (è la prassi) ai commissari di Marano. In questi primi 15-16 mesi di commissariamento si è visto pochissimo, soprattutto su tematiche di grande rilevanza come il Pip, il caso Galeota e la mancata revoca dell’appalto a una ditta che lavora per l’ente e che, come indicato nel decreto di scioglimento dell’ente, è stato determinante in tal senso. Nulla di nulla anche per i ladri di d’acqua, endemica problematica del Comune di Marano, e molto altro. Certo le difficoltà erano tante, enormi, ma ci si aspettava molto di più dalla triade e su tanti fronti. Si voterà in primavera.
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