Enrico Letta lascerà la carica di segretario del Pd. Ma prima farà il traghettatore fino al nuovo congresso che sceglierà il suo successore. Congresso che, salvo di cambi di programma, dovrebbe tenersi a marzo. Ma non è detto che possa essere convocato anche prima. Letta resta quindi segretario a tempo. Secondo il segretario uscente, i colpevoli di questa sconfitta non vanno ricercati nel Pd, ma nei mancati alleati che non hanno voluto sentire ragioni di unire le forze: il M5S di Giuseppe Conte che “ha fatto cadere il governo Draghi” e che si è opposto “al campo largo”, ma anche Carlo Calenda e “il suo fuoco amico” che ha consentito al centrodestra di imporsi in quasi tutti i collegi uninominali, compreso quello dove si presentava Emma Bonino, per la quale Letta è “molto dispiaciuto”.
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