Elezioni, exit poll e tendenze: centrodestra a valnga. Fdi primo partito

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Foto LaPresse - Marco Cantile Napoli, 19/06/2016 Politica Candidati sindaco a Napoli al voto nei rispettivi seggi. Nella foto: Gianni Lettieri
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Ore 23:07 – Le proiezioni dei seggi di Opinio/Rai per il Senato

Centrodestra: 111-131
Centrosinistra: 33-53
M5S: 14-34
Terzo polo: 4-12
Italexit: 0 Altre 3-5

Ore 22:33 – Trend poll Swg La7

Centrodestra 43-47
Fratelli d’Italia 25% (23-27)
Lega 11,5% (9,5-13,5)
Forza Italia 7% (6-8)
Noi Moderati 1,5% (1-2)

Centrosinistra 25-29
PD 20% (18-22)
Verdi + Sinistra 3,5% (3-4)
+Europa 2,5% (2-3)
Impegno Civico 1% (0,5-1,5)

Movimento 5 Stelle 15,5% (13,5-17,5)

Terzo polo: Azione e Italia Viva 7% (6-8)

Italexit 2,5 (2-3)

Ore 22:30 – Come hanno votato gli italiani quattro anni fa

Quattro anni fa, alle elezioni politiche del 2018, si erano recati alle urne 33.923.321 italiani. Significa il 72,9% degli aventi diritto.

Alla Camera, il centrosinistra aveva ottenuto 117 seggi, il centrodestra 261, il Movimento 5 stelle 229 e Liberi e Uguali 14. Il totale era di 630, mentre ora, dopo la riforma che ha portato al taglio dei parlamentari, i seggi da coprire sono 400. Al Senato, invece, il centrosinistra aveva raggiunto quota 59 seggi, il centrodestra 131, il Movimento 5 stelle 112 e Liberi e Uguali appena 5. Anche in questo caso, il totale dei seggi era 315, mentre ora scendono a 200.

Il centrodestra punta, ovviamente, come gli avversari, a ottenere la maggioranza. Non serve superare il 50% dei voti, ovviamente, si parla di seggi: vuol dire avere almeno 201 deputati e 101 senatori. Più andrà oltre questa soglia, più la maggioranza sarà solida: già con 110 senatori si può considerare al sicuro. Nel centrodestra c’è anche una viva competizione interna: il vecchio adagio della coalizione è che esprime il leader chi prende un voto in più degli altri. Giorgia Meloni, poi, può considerare blindata la sua leadership se Fratelli d’Italia ottiene di più, da sola, della somma di Lega e Forza Italia.

Matteo Salvini ha detto che lo farebbe felice superare il 17%: è quanto ha preso la Lega alle ultime politiche nel 2018. In realtà un anno dopo, nel 2019, alle Europee prese il 34%, ma era un’altra era. Quindi bene il 17: deve però fare attenzione, perché se il risultato scendesse tanto sotto il 15, la sua posizione alla guida della Lega, mai messa in discussione in quasi 10 anni, inizierebbe a vacillare.

Per i centristi di Noi moderati la battaglia è superare il 3%, soglia minima per ottenere seggi (molti leader centristi, comunque, entrerebbero in parlamento indipendentemente dalle loro liste vincendo agli uninominali). E poi c’è Forza Italia. Il cui obiettivo non è solo di pesare nella coalizione, cioè fare in modo che Lega e Fratelli d’Italia non governino senza i voti azzurri.

C’è anche una partita esterna a cui

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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