UCRAINA, a Kherson giornalisti e attivisti nelle camere delle torture

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Ore 20:35 – Merkel: l’aggressione alla Russia non ha alcuna giustificazione

«Questa aggressione all’Ucraina non ha alcuna giustificazione. Non c’è alcuna scusante». Lo ha detto l’ex cancelliera Angela Merkel, rispondendo alla prima intervista pubblica. «È stato un grande errore», ha aggiunto l’ex cancelliera.

Ore 20:24 – Premier Varsavia: accordo per fornitura armi a Kiev

La Polonia annuncia la prossima firma di un ampio accordo per la fornitura di armi all’Ucraina, al fine di respingere l’invasione russa. «Sarà uno dei più grandi, se non il maggiore accordo di esportazione di armi degli ultimi 30 anni», ha detto il premier Mateusz Morawiecki, al termine di una visita alla fabbrica di armamenti Huta Stalowa Wola nel sud est della Polonia.

Parte dei fondi per le armi verranno dall’Ue e il resto dall’Ucraina, ha detto Morawiecki, senza fornire altri dettagli sul tipo e la quantità di armi che verranno forniti. Tuttavia sia il premier che il ministro della Difesa, Mariusz Blaszczak, si sono fatti fotografare accanto a un modello di obice semovente Krab di fabbricazione polacca.

Ore 19:53 – Missione commissari Onu per indagine su crimini e abusi

I membri della Commissione d’inchiesta internazionale delle Nazioni Unite resteranno in Ucraina fino al 16 giugno in quella che è la prima missione d’indagine indipendente dall’inizio della guerra. I membri dell’Onu visiteranno Leopoli, Kiev, Kharkiv e Sumy per «ottenere informazioni su presunte violazioni e abusi dei diritti umani e violazioni del diritto umanitario internazionale». I rappresentanti delle Nazioni Unite incontreranno anche vittime, testimoni e sfollati interni. I tre commissari sono Erik Mose, Jasminka Dumhur e Pablo de Greiff, che dovrebbero incontrare anche funzionari del governo ucraino e alcuni ministri.

Ore 18:52 – Ucraina: 160 corpi di soldati caduti scambiati con Mosca

La restituzione dei corpi dei combattenti dell’acciaieria Azovstal all’Ucraina è avvenuta nell’ambito di uno scambio di caduti con la Russia. Lo hanno riferito le famiglie dei soldati morti su Telegram: ognuna delle parti avrebbe ricevuto 160 cadaveri, e tra quelli ucraini oltre 50 erano di militari del reggimento Azov. Trattative sono in corso per ulteriori scambi di prigionieri, hanno aggiunto. La notizia è riportata dal Guardian.

Ore 18:50 – 800 civili rifugiati in un impianto chimico di Severodonetsk

«Circa 800 civili si sono rifugiati nell’impianto chimico di Azot, di proprietà del Group DF di Dmytro Firtach», a Severodonetsk, ha detto in una nota Lanny Davis, avvocato del magnate ucraino Firtach. «Tra questi 800 civili ci sono circa 200 dei 3.000 dipendenti dello stabilimento e circa 600 residenti a Severodonetsk», ha aggiunto. La presidenza ucraina non ha confermato la notizia. I 200 dipendenti ancora presenti nel sito dello stabilimento «rimangono (…) per garantire la protezione dei prodotti chimici altamente esplosivi ancora presenti nel sito», sostiene la proprietà.

Ore 18:38 – Arcivescovo di Kiev: problemi di fornitura cibo e farmaci

«Oggi dirigiamo le nostre preghiere alla regione sofferente di Luhansk dove ci sono faticose battaglie. A causa della sempre maggiore resistenza all’intervento militare della Russia, l’evacuazione della popolazione locale è praticamente interrotta. Ci sono problemi con la fornitura di alimenti, di medicinali, e di tutto l’indispensabile per poter sopravvivere in quei territori». Lo ha detto l’arcivescovo di Kiev, Sviatolsav Shevchuk. L’arcivescovo sottolinea i «pesanti combattimenti» in corso. «I bombardamenti atroci, in particolare, si sono abbattuti sulle città e i villaggi al confine, nella regione di Sumy. Le bombe si sono di nuovo abbattute sulla città di Kharkiv».

Ore 18:28 – Kiev: «A Kherson 600 persone nelle camere delle torture»

«Circa seicento persone sono state portate nelle camere delle torture nella regione di Kherson, nel sud dell’Ucraina, dalle truppe russe». È l’accusa formulata da Tamila Tacheva, rappresentante permanente della presidenza ucraina. «Secondo le nostre informazioni, circa 600 persone sono detenute in scantinati appositamente attrezzati, in camere di tortura, nella regione di Kherson», ha detto citata dall’agenzia di stampa ucraina Ukrinform. «Sono detenuti in condizioni disumane e sono vittime di torture», ha aggiunto. «Si tratta principalmente di giornalisti e attivisti che hanno organizzato manifestazioni filo-ucraine a Kherson e nella regione dopo che le truppe russe hanno occupato il territorio».

Ore 17:56 – Lavrov arrivato in Turchia per crisi grano

Il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov , è arrivato in Turchia per discutere della questione del grano bloccato nei porti ucraini. Lavrov avrà in particolare un colloquio con il suo omologo, Mevlut Cavusoglu.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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