Punti di vista. L’accoltellamento del 16 enne a Marano. “Le famiglie dicano quei no che aiutano a crescere”

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I ragazzi vanno sempre educati al rispetto altrui delle persone più grandi e delle istituzioni e questi insegnamenti devono essere impartiti dalla famiglia. In mancanza di questi insegnamenti in seno alla prima società qual è la famiglia o meglio quando questa educa in maniera permissiva, il ragazzo crescere senza controllo e senza il senso di rispetto verso se stesso, gli altri, le istituzioni e le autorità. Spesso l’ atteggiamento non rispettoso delle regole è foriero dì episodi di violenza spicciola tra i pari, ne è testimonianza l’ultimo episodio accaduto qualche sera fa in via Giovanni Falcone dove vi è stato uno accoltellamento di un sedicenne ai danni di un altro sedicenne. Ruolo, quindi, di grande rilievo educativo ha la famiglia che deve far nascere nel giovane il senso civico del rispetto delle regole, della condivisione e dell’empatia, strumenti, questi che vanno insegnanti con grandi no che aiutano il ragazzo a crescere, semplice è la difesa del proprio figlio ad oltranza senza mai chiedersi ma è giusto questo tipo di atteggiamento? Questo meccanismo si rileva soprattutto nella scuola ,altra società che dovrebbe educare al rispetto , ma spesso senza l’aiuto della famiglia è fallimentare.

Spesso i genitori diventano ” sindacalisti sciocchi” dei propri figli non capendo che il dare sempre ragione ai propri figli è un’azione deleteria nei confronti dei ragazzi. Quanto fa male questo tipo d’interazione a noi insegnanti, ti senti un colpo allo stomaco, come stamani mentre camminavo per strada sono stato avvicinato da un genitore di un alunno un po’ vivace che voleva sapere del perché il figliolo aveva tanti rapporti. Io cercavo di spiegare il comportamento del figlio che era irrispettoso nei confronti della scuola e degli insegnanti e per risposta ho avuto una serie di epiteti irriguardosi che rasentavano minacce. In quel momento sono rattristito nel pensare il male che quel papà stava facendo a suo figlio. Sarebbe giusto e doveroso coadiuvare la scuola, agenzia educativa preposta ad educare i propri figli, nella consapevolezza che il permissivismo crea disagio che spesso sfocia in atti delinquenziali, come quello accaduto qualche sera fa in via Giovanni Falcone. Discorso questo, che spesso non viene capito dai genitori che vedono nella scuola un antagonista dei propri figli e non la fucina educativa per la crescita equilibrata dei futuri cittadini, dando loro strumenti per una vita civile all’insegna della legalità.

Michele Izzo

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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