L’angolo della prof. Valutazioni degli allievi e numeri da affibiare, occorre avere equilibrio

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Il sistema scolastico prevede che per ogni allievo ci sia una valutazione periodica e finale.
È un modo per incentivare l’allievo a fare di più, a confrontarsi con i suoi compagni e soprattutto per crescere nella consapevolezza che si raccoglie ciò che con impegno si è seminato.
Non è però tutto così semplice: assegnare ad una persona un numero e classificarlo in una fascia a volte è assolutamente riduttivo.
Ogni allievo entra in una disciplina con le sue attitudini, con le conoscenze o lacune pregresse ed esplora sotto la guida dell’ insegnante questo piccolo mondo di conoscenze: potrà esserne stupito o deluso, potrà aver imparato molto di più di quello che sa mostrare ad una verifica o molto meno di quello che gli viene chiesto.
Questo per dire che non sempre la valutazione corrisponde alle conoscenze e soprattutto alle competenze acquisite ed ogni prof dovrebbe valutare senza fretta e con coscienza.
Un numero spesso ha un grosso impatto sulla vita dello studente facendogli credere che è mediocre, non è sufficiente, non è capace, non è abbastanza bravo.
Alla stessa maniera, una valutazione alta potrebbe far adagiare l’allievo e non spingerlo ad approfondire come se, il processo educativo, fosse finito.
Tutte queste considerazioni si amplificano quando si assegna un voto per la maturità: stiamo assegnando un numero ad uno studente, ai suoi lunghi cinque anni; stiamo dando un numero basato sulle sue conoscenze, abilità e competenze ma valutando anche la sua raggiunta maturità, che vuol dire possedere un pensiero autonomo, saper scegliere il bene ma prima di tutto saperlo riconoscere, essere un cittadino onesto e consapevole.
Stiamo consegnando un uomo ” maturato” alla società, con un numero attaccato dietro le spalle, una matricola, che molto spesso influenzerà i suoi concorsi e i suoi colloqui di lavoro.
In questa ottica, valutare sicuramente, ma con coscienza e un’analisi attenta dell’impatto che la nostra scelta comporta.

Prof.ssa Annamaria Schettino

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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