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Il Comune di Marano, sciolto per mafia e amministrato da commissari, che dovrebbe avere la priorità di ripristinare la legalità sul territorio, non si costituisce nemmeno nei giudizi per abusi edilizi gravi e conclamati. E il risultato, come sancito dai giudici del Tar con un’ordinanza dello scorso novembre, è quello di soccombere. I ricorrenti, nel caso di specie, si erano opposti contro un’ordinanza di demolizione firmata a luglio dal dirigente dell’area tecnica del Comune di Marano. Ma l’ente, sciolto per mafia, nemmeno si è costituito in giudizio. Al ricorrente (ricorso numero 4242 del 2021) è stata accolta l’istanza di sospensiva degli atti. Nel merito il caso sarà discusso a marzo.
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