Nella giornata di oggi è stato diramata, dalla Procura di Napoli, una nota stampa relativa al sequestro di quote societarie, azioni, fondi di investimento e conti correnti ad imprenditori legati al clan Polverino. Nello specifico, come riportato nel decreto, il sequestro è operato ai danni di Antonio e Luigi Simeoli, entrambi già condannati in via definitiva. Il provvedimento è stato disposto, da quanto si rileva, anche nei confronti della consorte di Luigi Simeoli, incensurata.
Tra giugno 2020 e oggi sono stati sequestrati ai Simeoli 10 milioni e 500 mila euro in beni mobili e immobili. 500 mila tra lo scorso settembre e oggi. Si tratta, per gli inquirenti, di ricchezze che i Simeoli avrebbero accumulato durante il periodo di adesione al sodalizio dei Polverino. Beni che non finirono a suo tempo nei decreti di sequestro e confisca disposti dall’autorità giudiziaria. In pratica si tratta di un secondo filone all’interno del quale figura anche la scuola di via Puccini (edificio in cui è adibita scuola) e la società che a suo tempo la realizzò.
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