Il virologo Massimo Galli, primario di malattie infettive al Sacco di Milano e docente alla Statale, va in pensione a 70 anni e dopo 43 anni di servizio. È lui stesso a dirlo in un’intervista al quotidiano “la Repubblica”. “Giusto lasciare spazio ai giovani ma ricerca e studio della medicina sono la mia vita e prescindono dai ruoli. Quanto alla professione, posso dire solo di ritirarmi con la coscienza a posto. E oggi trovo curioso tanto interesse verso di me, dopo che per decenni solo i miei pazienti mi riconoscevano”.
Alla domanda su cosa farà dopo la pensione, Galli risponde: “Resto un medico, mi dedicherò alla ricerca scientifica e storica. Penso ad una fondazione per studiare i virus e le cause di morte a Milano a partire dalla peste del 1452. Conoscere meglio i virus può aiutare la messa a punto dei farmaci. Scrivere la storia clinica dei decessi fornirà dati preziosi ai medici del futuro”.