Napoli 2021, Cirielli (FdI): «Sosterremo Maresca con simbolo. Serve Commissione parlamentare d’inchiesta sul debito di Napoli»

0
1.975 Visite

Di Emiliano Caliendo

Napoli, 12 giugno– Abbiamo intervistato in esclusiva l’onorevole Edmondo Cirielli, questore della Camera dei Deputati e presidente della Direzione Nazione di Fratelli d’Italia, per capire quali saranno le strategie dei meloniani in vista delle prossime elezioni amministrative di Napoli.

Onorevole Cirielli, a scanso di equivoci, sciogliamo questo nodo: il candidato di Fratelli d’Italia è Catello Maresca o Sergio Rastrelli?

«Sostanzialmente c’è già stata una riunione a Roma relativamente alla candidatura di Maresca. Pure se non hanno chiuso formalmente, sul suo nome c’è una concordanza dei tre leader del centrodestra. Tutti e tre pensano che sia il candidato giusto. Non hanno trovato ancora l’accordo perché lo devono ancora incontrare, e stabilire i dettagli preliminari con lui. Non credo si torni indietro, la chiusura è solo una formalità. Mentre Rastrelli è disponibile come sostenitore e uomo di Fratelli d’Italia, certamente non più come candidato sindaco, poi tutto può succedere nella vita ma onestamente siamo nel campo dell’improbabilità.»

Ecco, ma è vero che Maresca vi ha creato dei problemi sulla presenza del simbolo di FdI nella coalizione civica?

«No, sia quando l’ho incontrato, sia quando lo ha incontrato la Meloni. Gli abbiamo parlato anche di questo e non ci ha espresso nessuna perplessità. Non c’è nessun ostacolo su questo aspetto. Lui ci ha ribadito la natura civica della sua candidatura, e che è aperto a chi lo vuole sostenere, siano essi partiti o movimenti civici.»

La Lega non sembra molto propensa ad una legge “salva-Napoli”, da più parti in Forza Italia si auspica invece un intervento. Qual è la posizione di Fratelli d’Italia sul debito monster, oltre 3 miliardi, del Comune di Napoli?

«Non è pensabile che una grande città come Napoli possa essere lasciata sola. Come si è intervenuti per Roma, credo lo si debba fare anche per Napoli che è la capitale del Sud Italia. Credo, però, che vada creata una commissione parlamentare d’inchiesta in contemporanea (al salvataggio ndr) per accertare chi ha causato il debito. Evidentemente su questo bisogna fare luce, avvalendosi dei mezzi straordinari di cui può dotarsi la Camera dei Deputati.»

Chi sono secondo lei i responsabili politici?

«Mi sembra chiaro che sotto il profilo della responsabilità politica parliamo dei sindaci degli ultimi 30 anni, da Bassolino a Rosa Russo Iervolino e de Magistris. Non ci sono stati altri sindaci e i debiti sono stati fatti in questi 25 anni. Non so che responsabilità ci siano da un punto di vista penale o contabile. Ed è giusto che ci sia una commissione per accertarle eventualmente. Qualora dovessero essere accertate, potrebbero essere anche ormai prescritte. In ogni caso la commissione parlamentare d’inchiesta serve a chiarire chi ha fatto cosa. A ciò si sono aggiunte negli ultimi 25 anni politiche di tagli svolte dai Governi centrali soprattutto al Sud Italia. Anche questo andrebbe accertato.»

FdI è dato in grande crescita in ogni sondaggio, addirittura sopra il Pd. In Campania, però, stando anche al dato delle ultime elezioni regionali, il vostro partito non soddisfa mai quelli che sono i risultati elettorali del resto del Paese. C’è questo rischio anche sulle amministrative di Napoli?

«Ogni elezione fa storia a sé. D’altro canto, 3 anni fa abbiamo avuto la vicenda del tutto anomala, e per certi versi rivoluzionaria, dell’exploit del M5s. Non dimentichiamo che 3 anni fa i 5s hanno preso più del 50% a Napoli e in Campania. Poi un anno fa c’è stata la vicenda covid in contemporanea all’elezione di De Luca. In quel caso ha contribuito un po’ l’illusione che De Luca fosse un demiurgo che avrebbe tirato fuori la Campania dal covid. Ed un po’ l’idea dell’elettorato di centrodestra, storicamente conservatore, di non voler cambiare in corso d’opera chi guidava la Regione nel corso dell’epidemia. A ciò si è aggiunto l’apparato clientelare messo in campo da De Luca, con i centristi che si sono spostati tutti in massa sul carro del vincitore. E tanti amministratori di centrodestra che si sono lasciati intimidire dalla vittoria di De Luca. Quindi parliamo di due elezioni oggettivamente irripetibili. E’ chiaro che non potremmo mai prendere il risultato che prenderemmo con le elezioni politiche. Oggi, considerando i dati, FdI in Campania è tra il 25% e il 30%. Ma con la presenza di tante liste civiche in un’amministrativa è impossibile assicurare quel dato.»

Quali sono i punti imprescindibili, da un punto di vista della proposta, che FdI chiederà di sostenere a Catello Maresca?

«Per noi la Risorsa Mare rimane centrale. Per cui Napoli deve ripartire da quello, immaginando uno sviluppo a tutto tondo, non soltanto commerciale. Il mare di Napoli non può essere solo il porto commerciale. Bisogna puntare ad un risanamento ambientale e ad un programma di depurazione delle acque. Ma c’è anche il turismo: pensiamo all’area flegrea e tutta l’area napoletana. Quindi bisognerà iniziare un ragionamento anche con i comuni di Pozzuoli e Bacoli (territorio della Città Metropolitana di Napoli ndr). C’è poi il tema della mobilità. Napoli è in grandissime difficoltà per il traffico. Pensiamo al problema dei parcheggi: bisogna lavorare molto su un piano di parcheggi straordinario, anche con un investimento riguardante il PNRR. Infine, c’è il tema del potenziamento del trasporto sul ferro. Senza dimenticare la questione lavoro. Napoli, e la sua area metropolitana, hanno zone industriali importanti che vanno rilanciate e potenziate.»

 

 

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti