Per Travaglio “Palamara agiva sotto dettatura di Napolitano e Mattarella”

0
2.070 Visite

Secondo il direttore del Fatto quotidiano, l’ex potentissimo magistato “spesso agiva sotto dettatura del Colle, con Napolitano e pure con Mattarella“. Non mancano poi i riferimenti ai vicepresidenti del Csm “MancinoViettiLegniniErmini (tutti targati Pd)”. Gli esempi? Travaglio tira in ballo due suoi storici cocchi, e pazienza poi se le inchieste si siano scontrate, prima ancora che con le guerre interne alla magistratura, con la realtà dei fatti: Luigi De Magistris e John Henry Woodcock

Non c’è bisogno di chat – scrive Travaglio nel suo editoriale – per sapere che, quando De Magistris osò toccare i santuari politico-affaristico-massonici di Calabria e Basilicata, fu spazzato via prima dai suoi capi e poi dal Csm (tutto) insieme ai pm salernitani Apicella, Nuzzi e Verasani, che stavano scoprendo le sue ragioni, con la benedizione apostolica di Napolitano. Il quale benedisse pure le prime azioni disciplinari contro Woodcock, pm che da Potenza a Napoli rompeva le palle al Pd, a B. (per la corruzione dei senatori) e alla Lega (per i 49 milioni rubati).

Quando invece tentarono di fargliela pagare per lo scandalo Consip del Giglio Magico renziano, c’era già Mattarella”. E nella sagra delle accuse non poteva mancare quella sulla guerra intestina alla Procura di Milano tra Edmondo Bruti Liberati e Alfredo Robledo, “scippato del fascicolo su Expo 2015 dal suo capo contro ogni regola interna: il Csm diede ragione a chi aveva torto e punì e cacciò chi aveva ragione su preciso ordine dello staff di Napolitano, con lettera su carta intestata”.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti