Case popolari e beni confiscati, a Marano quanti cialtroni e operatori della disinformazione

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Ci sarebbe tanto da dire e tanto ancora da scrivere su alcuni politici di Marano e su diversi operatori della disinformazione, piegati al soldo di politicanti che hanno distrutto la città e che ancora oggi, anziché chiedere scusa per averli sostenuto in lungo e in largo, con articoli cerimoniosi e agiografici, inondano i social di scemenze.

Se ci fosse un po’ di onestà intellettuale in giro, qualcuno riconoscerebbe a Terranostranews e ancor prima ai siti Internapoli e Teleclubitalia, per i quali collaboravamo molti anni fa, i meriti per aver denunciato, con tanto di nomi e cognomi, chi occupa da anni illegalmente gli alloggi popolari. Una vicenda che seguiamo dal lontano 2009, altro che 2012-2013, come qualche cialtrone locale e politico smemorato ama ripetere alla noia pur di vantarsi di qualcosa.

Se ci fosse l’onestà si ricorderebbero dei video girati, delle paginate scritte sul Mattino, delle pressioni mediatiche fatte sull’ex dirigente Di Pace, che ha avviato l’iter già durante l’era commissariale e non certo con Visconti, e invece di onestà intellettuale in giro non ve ne è.

Se ci fosse onestà, qualche deputato – che si attribuisce meriti che non ha – la smetterebbe di menare il can per l’aia e di fare la vittima e si darebbe da fare per fare inviare a Marano una commissione d’accesso agli atti, visto che Marano – al pari di Sant’Antimo – è il comune più attenzionato dalla Dda di Napoli. Anche su questo, in solitudine, scriviamo da due anni, come scrivevamo in solitudine anni fa sui beni confiscati, sul Pip, su Palazzo Merolla (beccandoci querele e insulti sui social, uno di quelli che ci querelava però è agli arresti domiciliari), sulla Masseria del Galeota, sullo scandalo del Giudice di Pace, di cui parliamo da almeno 10 anni, sugli abusi edilizi e commerciali.

Onestà intellettuale, a Marano, tra gli organi di disinformazione (uno supino all’estrema sinistra, l’altro al duo Visconti-D’Alterio) non ve ne è e allora non ci resta che continuare a denunciare e a “predicare” per le tante persone perbene che stimano il nostro lavoro e che ci danno la forza di andare avanti in un mare di cialtronaggine e disonestà intellettuale.

P.S. Capitolo case popolari. Il Comune non assegnerà quelle realmente definite case popolari, ma – come scritto mille volte – alcuni beni sequestrati (20 anni fa) e poi acquisiti al patrimonio comunale. Una di queste case finirà anche alla famiglia di un consigliere comunale, piazzato bene in graduatoria, che si riferisce all’anno 2014. Nessuno, però, ha verificato sei parametri economici del suddetto consigliere siano cambiati in sei anni. Nessuno se ne importa e nessuno se ne importa che in un alloggio popolare continui a vivere uno stretto collaboratore del sindaco, che ha un reddito familiare di tutto rispetto.

POVERA MARANO, UCCISA DAI CIALTRONI E DAI DISONESTI.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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