Lo strano “caso” del deputato Andrea Caso. Molto attivo per le vicende di mafia in alcuni comuni, stranamente silente nella sua città d’origine

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“Ci sono tante ombre, per gettarle via il senatore Cesaro deve rinunciare all’immunità parlamentare. Poi occorre un segnale politico, di responsabilità, da parte di Forza Italia, ma anche da parte di Luigi Cesaro”. A dichiararlo è Andrea Caso, deputato del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione parlamentare Antimafia, intervenuto nel corso della trasmissione Tg Club – Campania Oggi in onda su Teleclubitalia.

Il deputato Cinque Stelle Caso è sempre in prima linea quando occorre puntare l’indice contro esponenti politici di alcuni comuni. Lo ricordiamo attivissimo, anche sul fronte delle dichiarazioni a mezzo stampa, quando chiese l’invio di una commissione d’accesso al comune di Casavatore; lo ricordiamo attivissimo – anche con i comunicati – per le vicende di Pomigliano d’Arco e ancor più solerte per le vicende di Sant’Antimo e dei Cesaro, ma stranamente silente per i fatti di Marano.

Cosa è accaduto a Marano? Nel corso di un anno e più sono stati acquisiti o sequestrati atti in municipio (ufficio tecnico) dalla Direzione distrettuale antimafia, perlopiù riferiti all’amministrazione in carica; è stato arrestato per corruzione tesa a favorire un clan un consigliere (Bertini); si sono dimessi due consiglieri di minoranza, Albano e Pezzella, tra l’altro candidati sindaco alle elezioni del 2018, con Pezzella che prima di andare via si scagliò con parole di fuoco contro l’attuale giunta; sono stati sequestrati decine di beni e chiuse attività commerciali o gazebo (con interdittive antimafia) sfuggiti all’occhio del Comune e dei suoi uffici. Senza contare le inchieste che vedono ancora coinvolti (stralcio processo Pip) dipendenti comunali, politici e vigili urbani, alcuni dei quali ancora in servizio.

Abbiamo chiesto ufficialmente al deputato Caso di sollecitare anche per Marano l’invio di una commissione d’accesso agli atti. L’onorevole ha ribadito che segue con attenzione ogni vicenda attinente al ripristino della legalità. Di comunicati, note stampa, commenti forti su quanto accade o accaduto negli uffici comunali o nel civico consesso di Marano, però, nemmeno l’ombra.

Qualcuno sostiene che Caso non voglia sollevare polveroni mediatici perché sei anni fa, nel 2013, fu tra i promotori della candidatura a sindaco di Visconti con il M5s. Candidatura non avallata (fortunatamente) da Casaleggio. Qual è la verità?

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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