Mentre si attende l’ordinanza per la riapertura del cimitero (non ve ne è traccia sul sito istituzionale del Comune, ma si può avallare un’apertura senza un’ordinanza che sostituisca la precedente?), nel palazzo del potere, in municipio, tiene banco la questione dei fondi della Città Metropolitana, 6 milioni di euro persi dall’amministrazione Visconti nei mesi fa. Il sindaco vorrebbe recuperarli, ma se ci riuscirà ne arriveranno meno della metà. Comunque vada, insomma, sarà un insuccesso.
Per fare ciò da settimane, mesi, si stanno muovendo molti attori, qualche comparsa e sedicenti giornalisti. La storia è la seguente: Visconti si è affidato al consigliere Marzi e al consigliere metropolitano Cacciapuoti per tentare di recuperare parte di quei fondi persi maldestramente. Il consigliere Marzi, che è un tutt’uno con Cacciapuoti, è riuscito a creare un mini gruppo di tre consigliere per far pesare ulteriormente il suo ruolo e avere, se arriveranno i famigerati fondi, un assessorato in grado di poterli anche gestire. Questo lo sa Visconti e lo sanno tutti i consiglieri di maggioranza. Ed è questo il motivo per cui Marzi, dopo aver attaccato pesantemente in aula consiliare alcuni assessori, si è poi placato con il passare delle settimane.
La Lista Visconti, che nei giorni scorsi ha subito lo scippo di Chiara Diana, ad opera di un Marzi poi cazziato pesantemente dal consigliere Di Marino, ha capito il gioco, forse in ritardo, e ha tentato di inserirsi nella questione. Si sarebbero recati, i rappresentanti della lista, insieme ad altri consiglieri del Pd, in Città Metropolitana per chiedere lumi e per non lasciare tutta la giocata in mano a Marzi e compagni, che se riuscissero nel loro intento diventerebbero i maggiori azionisti di questa maggioranza.
A questo punto sono entrati in gioco, su richiesta di qualche politico, alcuni sedicenti giornalisti del territorio, che tirano la volata al trio Marzi, Diana, Bruni e al consigliere metropolitano Cacciapuoti, evidentemente per un qualche ritorno personale o di altro genere.
La lista Visconti ha prontamente replicato (noi correttamente abbiamo pubblicato il loro comunicato) rinfacciando al giornalino che la questione fondi non può essere ascritta ad un solo consigliere comunale o metropolitano e che se arriveranno il tutto va visto nell’ottica di un lavoro di squadra e per il bene della città.
Apriti cielo: il giornale “amico” di Visconti, D’Alterio e Marzi si è rizelato. E ciò ha dato spago all’altro giornaletto di periferia, che non vedeva l’ora di contrapporre noi a al giornale pro Marzi-sindaco-Cacciapuoti.
I nostri lettori lo sanno da anni, ma lo ribadiamo per qualche distratto. A noi, intesi come Terranostranews, non ce ne può fregar di meno di Visconti, di Marzi, di Cacciapuoti e della lista Visconti o del Pd. Noi riteniamo (e da tempi non sospetti) che questa amministrazione sia fallimentare e debba andare a casa per manifesta incapacità. I fondi sono stati persi per la dabbenaggine del sindaco, di alcuni uffici e di un ex vicesindaco. E anche se arrivasse una parte di quei fondi (in ritardo di mesi) sarebbe solo una piccola pezza in buco enorme. I problemi sono molteplici e la giunta ha dimostrato in due anni di essere inetta su ogni fronte. Non ce ne può fregar di meno anche di Forza Italia (che non esiste in città), della Lega, del M5s (silente su tutto). Noi siamo stati, siamo e saremo per il commissariamento dell’ente.
Morale della favola? C’è una lotta interna alla maggioranza. Una lotta di potere che Marzi non poteva ingaggiare da solo e senza l’avallo (anche indiretto) del sindaco Visconti. Ci sono poi due giornali (non registrati in tribunale) che fanno politica a tutto spiano. Uno tifa per Visconti e il trio di Marzi, l’altro è da sempre legato all’estrema sinistra locale (ad una consigliera in particolare) e ad alcuni personaggi finiti nel mirino della magistratura. Le intercettazioni sul caso Bertini ne sono prova palese. Intercettazioni che pubblicheremo nelle prossime ore in modo tale che tutti sappiano cosa e chi si muove (da anni) dietro le quinte.
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