Marano, caos riscaldamento scuole. Il Comune: “Un disguido burocratico”. Ma i sigilli non sono stati ancora tolti

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E’ una delle tante incredibili vicende in salsa maranese: il Comune che non paga la fornitura del gas, i sigilli agli impianti scolastici, i genitori in subbuglio, assessori, consiglieri, sindaci e tecnici che minimizzano.

Il solito copione, insomma. Al netto di tutto, la vicenda è la seguente. Enel gas, subentrato da qualche mese ad un’altra azienda, il cui contratto era scaduto, rivendica un pagamento di poche migliaia di euro, tre mila a quanto pare. Gli uffici, che con la vecchia azienda fornitrice erano abituati a liquidare i pagamenti dopo diversi mesi, sarebbero stati colti di sorpresa, non avendo capito si trattava del gas e non dell’energia elettrica. Ora si starebbe rimediando con il bonifico all’azienda, ma non è chiaro se i sigilli agli impianti saranno tolti in giornata o se occorrerà attendere almeno domani. E’ questo il nodo di fondo non ancora sciolto.

Al Comune intanto è il solito film: zero informazioni ufficiali, la neo dirigente dell’ufficio tecnico che si rifiuta di rispondere alle domande dei giornalisti, consiglieri e non solo che bivaccano (nell’orario di spacco) con qualche dipendente comunale, anarchia totale. La sensazione è di trovarsi di fronte a soggetti che non hanno un briciolo di cultura amministrativa, rispetto per le istituzioni e amore per il territorio. Barbari – come li definirebbe qualcuno – che fanno terra bruciata di tutto e tutti.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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