Le nuove frontiere del piacere femminile

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Recenti mostrano come soltanto il 25 per cento delle donne etero raggiunga oggi in modo regolare l’orgasmo durante i rapporti vaginali, mentre per gli uomini il tasso è compreso tra il 75 e il 95 per cento (fonte: www.psychologytoday.com).

Questo numero significativamente inferiore di orgasmi femminili rispetto a quelli maschili ha ricevuto una certa attenzione da parte dei media e della scienza, al punto che tale fenomeno è stato definito «orgasm gap», la disparità dell’orgasmo.

C’è però una buona notizia: il campo della ricerca sessuale ha visto in quest’ultimo anno un considerevole aumento di studi sull’argomento, con risultati che non solo aiutano a capire meglio dove nasca la difficoltà femminile, ma fanno anche luce sui meccanismi che le donne mettono in atto quando sperimentano orgasmi più piacevoli.

Orgasmi più facili se durante il rapporto si associa un movimento del bacino.
In uno studio pubblicato all’inizio di quest’anno sul Journal of Sex Research,  i ricercatori hanno esplorato quali fattori potrebbero essere correlati a orgasmi più intensi in un campione di 1.239 donne. Il loro interesse si è concentrato in particolare sul ruolo della stimolazione clitoridea diretta e su alcuni movimenti del corpo che spesso si verificano durante il rapporto vaginale. In particolare, gli autori hanno analizzato le testimonianze delle donne che eseguivano “movimenti oscillanti avanti e indietro del bacino e del busto“, nonché la presenza di uno sfregamento diretto o “preciso” del clitoride. I risultati emersi dimostrano che le donne hanno sperimentato orgasmi più frequenti durante rapporti vaginali che univano una stimolazione clitoridea diretta. Tuttavia, il movimento “altalenante” del bacino – in contrapposizione all’immobilizzazione corporea – era associato a una più alta frequenza di orgasmo durante i rapporti vaginali, anche senza stimolazione clitoridea diretta e simultanea.

«Desiderare l’orgasmo» aumenta la possibilità di raggiungerlo.
Ciò che i sessuologi ci hanno ripetuto per lungo tempo è che esercitare troppa pressione psicologica sul raggiungimento dell’orgasmo può avere un effetto boomerang, al punto da renderlo persino meno probabile. Questo perché, facendo della soddisfazione finale il focus principale dell’attività sessuale, si finisce per dare così tanto peso a dove si sta andando, da non rilassarsi abbastanza per godersi tutto il viaggio! Eppure, nuove ricerche suggeriscono che la tendenza delle donne a svalutare il proprio piacere sessuale, a non dare priorità agli orgasmi o non farne un obiettivo dell’attività sessuale, potrebbe ritorcersi loro contro. Attraverso due studi,  i ricercatori hanno scoperto che chi durante il rapporto pensava all’orgasmo come obiettivo aveva, in definitiva, anche maggiori probabilità di raggiungerlo. Da ciò si deduce che: pur non dovendo rendere l’orgasmo l’unico obiettivo della propria attività sessuale, considerarlo una priorità permette in ogni caso di sperimentarlo più facilmente.

Fingere l’orgasmo è sbagliato? Non sempre
Siamo tutti concordi all’idea che fingere gli orgasmi non sia una buona cosa. Il punto è che se falsiamo il modo in cui proviamo piacere con il nostro partner, egli si creerà delle convinzioni sbagliate su ciò che ci piace o sulle tecniche che funzionano, senza capire invece cosa ci fa e ci dà piacere realmente.
Eppure, i ricercatori dell’Università del Texas hanno recentemente pubblicato alcuni risultati che suggeriscono quanto la relazione tra finzione e orgasmo non sia poi così facile da interpretare.
Utilizzando un campione di 998 giovani donne adulte, gli autori della ricerca hanno chiesto non solo se le donne fingessero un orgasmo, ma anche la relativa motivazione. In particolare, erano interessati a scoprire ragioni che riguardassero il partner (ad esempio, fingere per dargli beneficio) e motivi incentrati su se stesse (fingere piacere per aumentare la propria eccitazione).
Le scoperte degli autori mostrano che, sia quando ricevevano il sesso orale, sia durante il rapporto sessuale vero e proprio, le donne che indicavano di aver simulato un orgasmo per aumentare la propria eccitazione sessuale riscontravano una maggiore intensità nell’orgasmo reale. Al contrario, le donne che avevano finto il piacere per paura o insicurezza con il proprio partner, avevano ottenuto un orgasmo più debole.
In altre parole: se si sta fingendo piacere per il proprio partner, meglio fermarsi e suggerire chiaramente ciò che può davvero stimolare l’eccitazione. Al contrario, se si sta fingendo perché lo si trova sessualmente stimolante, può risultare una buona tecnica di eccitazione.

Non tutti gli orgasmi sono “buoni orgasmi”
Si parte sempre dal presupposto che un orgasmo sia un’esperienza positiva e piacevole, ma non è proprio così, stando a una nuova ricerca condotta dall’Università del Michigan su un campione online di 726 partecipanti, di entrambi i sessi. Sulla base dei dati raccolti, gli autori hanno rilevato che certe esperienze con l’orgasmo possono anche risultare negative e “spiacevoli”. In particolare quando: si ha un rapporto sessuale con un partner “svogliato”; si ha un rapporto sessuale quando si è svogliati; ci si sente sotto pressione nel raggiungere a tutti i costi l’orgasmo. Ne deriva che gli orgasmi risultano davvero piacevoli e soddisfacenti soltanto quando si verificano nel corso di un rapporto sessuale consensuale, desiderato con entusiasmo e libero da qualsiasi pressione psicologica.

In definitiva, ciò che è emerso dopo tanti anni di esperimenti e ricerche è che non esiste un modo migliore di altri per raggiungere l’orgasmo. Tuttavia, i risultati delle ultime ricerche suggeriscono che quando una donna dà priorità al proprio piacere sessuale, fa dell’orgasmo uno dei suoi obiettivi principali durante il sesso, usa la stimolazione clitoridea diretta e alcuni movimenti del corpo durante la penetrazione, si avvicina al rapporto sessuale mettendo i propri bisogni e desideri in primo piano, può realmente aumentare il livello di piacere e soddisfazione, riducendo al tempo stesso l’ingiusto e anacronistico «orgasm gap».

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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