Marano e la storia d’amore (ormai al tramonto) tra Bertini e Visconti. I due, che si erano presi una bella cotta, hanno scoperto che il “mellone è uscito bianco”

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‘O mellone è asciuto bianco e mo cu cchi t’a vuò piglià!. Il vecchio e sempre attuale refrain di una mitica canzone di Renato Carosone sembra calzare veramente a pennello. Era l’autunno, eravamo in pieno ballottaggio, quando Visconti, entusiasta, o forse per ingraziarsi l’elettorato più radicale, affermava: “Non escludo, in caso di vittoria, di aprire anche alla sinistra più estrema. E’ il mio obiettivo”. Pochi giorni prima del voto, poi, l’attuale sindaco, incontratosi con Bertini, andava oltre e faceva intendere all’Altra Marano che l’apparentamento era cosa da ritenersi fatta.

E noi di Terranostranews, che ne abbiamo viste tante nell’ultimo quindicennio, a fare (in solitudine come sempre) i grilli parlanti. “Ma sei sicuro di volerti alleare con Bertini? Ne comprendi il rischio politico?”, scrivevamo nei giorni caldi della campagna elettorale.

L’accordo sfumò, ma non il feeling tra l’ex sindaco e l’attuale primo cittadino. Nei primi mesi di consiliatura, infatti, Bertini non affondava come da par suo, si limitava alle letterine di Babbo Natale indirizzate (lo ricorderete tutti) al “caro Rodolfo”. I rapporti erano più che buoni anche con Francesco Taglialatela, vicesindaco con delega all’urbanistica. I due si erano incontrati per la questione del mercato (Taglialatela dirà poi che si trattò di un incontro fortuito) e sembravano essere d’accordo su una strategia diversa da quella poi realmente intrapresa dall’ente cittadino.

E poi qualcosa deve essere andato storto. Qualcosa si è rotto. Il Bertini mogio dei primi tempi ha lasciato spazio al vecchio Bertini, quello degli attacchi al vetriolo in consiglio contro il sindaco (al quale ha chiesto in aula se una sua cognata collabori realmente con lo studio legale dell’avvocato e assessore De Nigris), dei manifesti e delle ironie (vedi la foto allegata all’articolo) e delle critiche pesanti allo stesso Taglialatela, pizzicato a più non posso negli ultimi tempi.

Ma cosa si è realmente rotto? Bertini, che voleva e vuole indirizzare l’amministrazione verso alcune scelte, ha capito che Taglialatela e Di Pace, dirigente dell’area tecnica, difficilmente glielo consentiranno. La cosiddetta “scopa” su alcune importanti questioni non la metterà; Visconti, inesperto e testardo qual è, inizialmente si era “fissato” che con l’aiuto dell’ex sindaco, direttamente o indirettamente, il suo cammino sarebbe stato più agevole. Poi qualcuno gli ha evidentemente spiegato che il gioco non valeva la candela.

Al sindaco, dunque, non resta che parafrasare quel vecchio ritornello del maestro Carosone: “T’è piaciuto? T’è piaciuto? Tienatillo caro, caro. T’ ‘o purtaste sull’altare, sott’ ‘o braccio, ‘nziem’a te. Mo te veco afflitto e stanco: “Sù, coraggio, ué Rodò’. Se il mellone è uscito bianco, tu cu chi t’ ‘a vuó’ piglià?”

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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