Napoli, approvato a maggioranza il Piano delle valorizzazioni e delle alienazioni degli immobili di proprietà comunale

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Approvata a maggioranza, dopo la relazione dell’assessora Alessandra
Clemente e il dibattito in aula, la seconda delibera all’ordine del
giorno della seduta di Bilancio: il Piano delle valorizzazioni e delle
alienazioni degli immobili di proprietà comunale.

L’assessora Clemente ha presentato la delibera n. 138 del 31.03.2019
per l’approvazione, per l’anno 2019,  del Piano delle valorizzazioni e
delle alienazioni degli immobili di proprietà comunale,
sottolineando  lo stretto legame del programma delle alienazioni con
il piano di  rientro e la principale novità, rispetto al piano
precedente,  costituita dalle acquisizioni di immobili grazie al
federalismo  demaniale che ha portato nel patrimonio del Comune, tra
l’altro,  edifici scolastici e beni di utilità pubblica. L’assessora
ha poi  fatto riferimento al reinserimento nel piano del cespite di
via Duca  degli Abruzzi, l’ex Mercato Ittico, e l’occasione che questo
costituisce, in una interazione tra pubblico e privato, per attività
di progettazione culturale e sociale. Ha quindi fornito una serie di
dati sugli immobili già venduti e sulle aste in corso e sulle
procedure di vendita già concluse; l’amministrazione, infine, sta
lavorando per rafforzare le procedure che hanno l’obiettivo di far
conoscere le possibilità di vendita di immobili comunali nell’ottica
della valorizzazione dei beni stessi e della riqualificazione e
rigenerazione urbana.
Iniziato il dibattito, la consigliera Matano (Movimento 5 Stelle) ha
sottolineato che nel piano non sono state esplorate forme di
valorizzazione alternative; ha chiesto di chiarire perché manca il
valore complessivo degli immobili inseriti nel PAVI e fatto notare che
molti degli immobili riportano la dicitura “da stimare”:
complessivamente, su 12mila beni solo di 110 immobili si conosce la
stima; ha infine richiamato il caso dell’ex Corradini a proposito del
quale si parla di completamento dei lavori, mai, in realtà, iniziati.
Il consigliere Nonno (Misto d’Italia) ha rilevato che, date le
difficoltà e la farraginosità delle procedure connesse alla vendita di
un immobile comunale, il piano si può definire un semplice artificio
contabile, oltre che lontano dalle reali esigenze della città. Il
consigliere Moretto (Prima Napoli) ribadisce le perplessità già
espresse in commissione sul parere favorevole dei Revisori dei Conti
in mancanza di una esatta valutazione dei cespiti messi in
dismissione; ulteriore perplessità desta il fatto che cespiti vengono
continuamente inseriti e sottratti all’elenco, rendendo impossibile
una corretta valutazione dell’efficacia delle valorizzazioni che si
intendono realizzare; serve inoltre chiarezza sul destino di alcune
realtà, come il Caan, oggetto recentemente di un rigetto del piano di
risanamento da parte dei giudici del tribunale fallimentare. Andrea
Santoro (Misto-Fratelli d’Italia)  ha evidenziato la necessità di
disporre di più dati sull’andamento del piano di dismissioni;
richiamando il parere della Segreteria Generale sul Piano, inoltre, ha
posto l’accento sul fatto che non è riportato il valore stimato
complessivo degli immobili; infine, sarebbe opportuno conoscere i
criteri di valutazione dei cespiti, per dare risposte ai cittadini
interessati all’acquisto degli immobili.
Nella replica l’assessora Clemente ha risposto ad alcuni degli
interrogativi sollevati nel dibattito. In particolare, ha chiarito che
ciò che si vede stimato nel Piano corrisponde a ciò su cui sta
lavorando la Napoli Servizi, e che non c’è stato un rigetto del piano
di risanamento del Caan, quanto una replica dei giudici nell’ambito
della procedura concordataria. Il documento in discussione rappresenta
una tappa intermedia: è in continuo aggiornamento grazie
all’andamento  delle dismissioni, e allo scopo è stata costituita una
apposita  task-force. Infine, si attende il parere della
Soprintendenza su  alcuni vincoli per sei aste in corso: Villa Cava,
Villa Ebe, Palazzo  Cavalcanti, vico della Serpe, via Rosaroll e via
Galdo, ma anche Parco  della Cisternina a Saviano e gli edifici di via
Marano. Importante,  nel Piano, la dismissione dei suoli, degli
esercizi commerciali e dei  poli artigianali, mentre sono 147 gli
alloggi di Edilizia Residenziale  Pubblica finora venduti. Grande
attenzione, infine, è stata data  all’affinamento delle procedure,
grazie alla creazione di uno  sportello dedicato alle dismissioni e di
un tavolo tecnico per  potenziare le valorizzazioni e le
riqualificazioni urbane. Per i  criteri adottati per la valorizzazione
dei cespiti, ha concluso, sono  stati adottati quelli della Borsa
Immobiliare.
Il Consiglio ha quindi discusso di alcuni ordini del giorno presentati
in materia e illustrati dalla consigliera Laura Bismuto (Dema). Il
primo, che impegna l’amministrazione a prevedere uno strumento che
consenta alle donne che denunciano la violenza familiare di ottenere
in maniera rapida, privilegiata e prioritaria un alloggio, è stato
approvato all’unanimità. Il secondo odg, che impegna l’amministrazione
a sospendere, nelle more dell’istituzione della nuova graduatoria,
tutti gli sgomberi previsti dagli alloggi comunali per i nuclei
familiari in condizioni di oggettivo disagio, dopo gli interventi dei
consiglieri Moretto, Lebro, Palmieri e dell’assessora Buonanno, è
stato approvato a maggioranza, con la contrarietà di Moretto e Santoro
e l’astensione di Lebro e del Movimento 5 Stelle.
Il consigliere David Lebro (La Città) ha quindi illustrato una mozione
che lo vede primo firmatario e che impegna Sindaco e
Amministrazione,  nelle more dei processi di dismissione e alienazione
dei beni, a:  perseguire negli impianti sportivi comunali la più ampia
fruizione  dello sport e della pratica sportiva; impedire la
vandalizzazione e  sospendere sgomberi in programma consentendo alle
realtà affidatarie e  conduttrici di continuare a provvedere alla
custodia finalizzata e  alla manutenzione ordinaria e straordinaria
degli stessi; garantire  che il Comune possa continuare a introitare
quanto dovuto e  corrisposto dagli affidatari e conduttori degli
impianti sportivi;  predisporre e definire i necessari bandi sugli
impianti sportivi;  perseguire l’impegno formale delle realtà
affidatarie e conduttrici  degli impianti a liberare gli stessi a
conclusione delle procedure di  aggiudicazione di gara e/o di
alienazione; consentire, attraverso un  percorso gestionale, la
partecipazione dei medesimi soggetti, se  adempienti, al piano di
rientro e ai nuovi bandi. Dopo gli interventi  del consigliere Buono
(Verdi Sfasteriati) e dell’assessore Borriello  per alcuni
chiarimenti, la mozione è stata approvata all’unanimità.
La presidente della commissione Bilancio, Manuela Mirra, ha infine
illustrato un emendamento con il quale si chiede di stralciare dal
piano di dismissione in parola alcuni beni inseriti per mero errore,
compresi invece tra i Beni Comuni della città di Napoli (ex Lido Pola,
ex Convento delle Cappuccinelle, ex Convento delle Teresiane).
L’emendamento è stato approvato a maggioranza.
Dopo la dichiarazione di voto contraria del consigliere Matteo
Brambilla (Movimento 5 Stelle), il Piano delle valorizzazioni e
alienazioni immobiliari è stato votato con appello nominale, come
richiesto dal consigliere Brambilla, e approvato con 22 voti
favorevoli e 5 contrari.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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