A Marano anche le scuole sono abusive: il caso della media di San Rocco, le richieste dei privati e l’obiettivo del Comune

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Nella città simbolo del cemento selvaggio anche le scuole sono abusive. E’ completamente non a norma la struttura di via Castelbelvedere che da circa vent’anni ospita gli studenti della scuola media del comprensivo San Rocco. L’immobile è dei privati che hanno deciso di avviare un contenzioso legale con il Comune. All’Ente, da qualche tempo in dissesto finanziario, chiedono il pagamento dei canoni di fitto, quelli relativi agli ultimi ventiquattro mesi, e la sanatoria dell’abuso edilizio. L’ammontare della richiesta economica è di poco inferiore ai 200 mila euro. Finora il Comune ha sempre risposto picche.

“E’ una questione intricata, di difficile soluzione – spiega il dirigente dell’ufficio tecnico Pasquale Di Pace – La richiesta di condono, presentata alcuni anni fa dai privati, è riferita ad un’abitazione per uso civile. Anche se concedessimo la sanatoria, la struttura non potrebbe in alcun modo essere utilizzata per ospitare centinaia di studenti. Il nostro obiettivo – aggiunge il dirigente capo del settore tecnico – è quello di trasferirli quanto prima in altri fabbricati di proprietà comunale, per i quali stiamo tentando di ottenere i relativi finanziamenti che ci consentirebbero di metterli a norma”.

Nello specifico si tratta degli appartamenti di via San Rocco, sequestrati dal Comune (per abusivismo edilizio) ma già acquisiti da qualche mese al patrimonio immobiliare dell’Ente. Un progetto che, ad ogni modo, richiederà tempi medio-lunghi per l’attuazione. Almeno fino alla fine dell’anno scolastico gli studenti del comprensivo San Rocco continueranno a frequentare i locali di via Castelbelvedere, di proprietà della famiglia D’Ambra. Il caso della scuola abusiva emerse durante la gestione commissariale, quando i privati bussarono alla porta del municipio per richiedere le spettanze pregresse. Solo allora si scoprì che il contratto tra il Comune e la famiglia D’Ambra era scaduto da un bel po’ e, contestualmente, che la palazzina era abusiva. I commissari decisero pertanto di non rinnovare il contratto. Da allora, però, di passi in avanti nemmeno l’ombra: i ragazzi di San Rocco continuano a studiare nella scuola abusiva, i proprietari reclamano il pagamento dei canoni di fitto e l’accoglimento della domanda di condono, mentre l’Ente cittadino, dal canto suo, studia soluzioni alternative e medita il da farsi sotto il profilo legale.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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