Marano, tre giorni al ballottaggio. Chi vince le elezioni, in realtà, avrà perso. Senza soldi e dipendenti, al Comune sarà impasse totale

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A qualcuno potrà sembrare una provocazione, ma in realtà non lo è. Chi si aggiudicherà il ballottaggio, rischia di incartarsi per mesi e mesi. Chi vince, insomma, rischia grosso.

Il Comune, come ribadito già in altri articoli, è da ieri completamente sguarnito di figure apicali. La commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali – con una nota inviata ieri – ha chiarito che l’ente non potrà assumere dirigenti a tempo indeterminato e nemmeno a tempo determinato se non avrà varato il bilancio stabilmente riequilibrato, la cui approvazione è prevista per la prossima primavera.

Il bilancio stabilmente riequilibrato viene vagliato da organi sovracomunali e non ci potranno essere trucchi né inganni. Marano, in dissesto finanziario, dovrà fare delle scelte drastiche: alcune cose vanno tagliate, altre (poche) potranno essere salvate. Tra queste, si mettessero l’anima in pace gli avvocati, non ci potrà essere il Giudice di Pace.

Al Comune, nella prossima primavera, si insedierà una commissione, Osl, che avrà il compito di liquidare tutti i creditori dell’Ente. Tutto ciò che sarà incassato finirà (in primis) nelle mani dell’Osl.

Senza dirigenti, senza soldi, con l’obbligo di dover stanare quanti più evasori possibili, con una commissione, l’Osl, che non darà tregua agli amministratori, chi vincerà le elezioni avrà di fatto perso, non potendo garantire e assicurare alcunché a nessuno.

Sul capo del vincitore, inoltre, penderanno procedure di sgomberi e abbattimenti di immobili sollecitati, tra l’altro, dalla Procura e dalla Dda.

Senza contare, poi, le problematiche di difficilissima risoluzione, come quella del mercato ortofrutticolo e dell’area Pip.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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