Elezioni a Marano, non crediamo alle tesi dei retroscenisti. L’esclusione dei Cinque Stelle figlia di errori e presunzione. Ecco la ricostruzione dei fatti

0
613 Visite

Non crediamo ai complotti o ai retroscena. Crediamo piuttosto che la mancata partecipazione dei Cinque Stelle alla tornata elettorale del 21 ottobre sia da ascrivere ad altro: superficialità e presunzione.

Sul banco degli imputati è finito, naturalmente, il parlamentare Andrea Caso, reo – secondo diversi attivisti del meet up locale – di aver fornito garanzie circa la “candidabilità” di Domenico Speranza, avvocato nato e cresciuto a Marano ma residente a Giugliano.

Caso si è difeso, sostenendo che i vertici del Movimento, Di Maio in primis, gli avevano dato il loro benestare. Alla fine, però, le cose non sono andate come speravano i grillini di Marano: niente certificazione, niente lista e grandissimo favore fatto a Bertini, che ufficialmente si dichiara dispiaciuto, mentre alcuni suoi candidati e attivisti (ieri) hanno brindato all’esclusione dei pentastellati.

La colpe di Caso, se Caso è il colpevole di tutto ciò, risiedono già a monte: Caso non volle dar credito agli articoli pubblicati dal nostro sito circa l’altissima probabilità, anzi certezza, del voto autunnale. Fino a poche settimane fa, infatti, aveva sostenuto che il turno elettorale si sarebbe svolto nella primavera del 2019. Errore marchiano, visto che Caso è un parlamentare ed ha accesso (in teoria) ad informazioni maggiori rispetto ad un sito giornalistico che, benché criticato da faccendieri, mezze calzette della politica locale e mafioncelli di bassa lena, è di solito informatissimo.

Secondo errore: aver voluto a tutti i costi puntare su Domenico Speranza, ragazzo perbene e valido, sia chiaro, in luogo di qualche attivista storico che poi non l’ha presa affatto bene.

Tra i tanti nomi circolati nelle scorse settimane c’eravamo permessi di indicare Luisa Rametta, 46 anni, nota per il suo grande impegno nel mondo del volontariato, ben voluta da tutti e molto conosciuta sul territorio. La risposta fu che la Rametta non aveva dato la sua disponibilità a candidarsi. Vero, ma è altrettanto vero che nessuno dei grillini, Caso in primis, ha tentato di convincerla. Con Rametta candidata a sindaco, il Cinque Stelle avrebbe sbancato o quanto meno sarebbe arrivato al ballottaggio.

Ci sarebbe stata, poi, la possibilità di sostenere (ma era difficile, ce ne rendiamo conto) una candidatura Greco (contattato per un assessorato), uno dei commissari alla guida del Comune, ma non è mai stata presa nemmeno in considerazione.

A prenderla in considerazione fu la Lega, ma ordini di scuderia e calcoli di bottega hanno impedito ai leghisti locali di presentare – come candidato sindaco – un uomo delle istituzioni che avrebbe proseguito nell’opera di risanamento del Comune.

 

 

 

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti