Droga, rapine, voto di scambio, assenteismo e rapporti con l’imprenditoria deviata: il personale del Comune di Marano e le inchieste giudiziarie

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Nelle prossime ore Giuseppe Di Costanzo, da 30 anni dipendente del Comune di Marano, arrestato due giorni fa in Sicilia con l’accusa di traffico di stupefacenti, sarà ufficialmente sospeso dal servizio. Solo in seguito, al termine dell’iter processuale, se i fatti dovessero essere confermati, si arriverà al licenziamento. Quello di Di Costanzo non è un caso isolato: sono numerosi i dipendenti dell’Ente, sciolto per infiltrazioni della camorra e retto da una triade commissariale, ad essere incappati nelle maglie della giustizia.

Uno dei necrofori del cimitero fu arrestato due anni fa, per possesso di arma da fuoco all’interno dei locali del camposanto. Un altro, sempre in servizio al cimitero di via Vallesana, finì in manette qualche anno prima per aver fornito “soffiate” (fu poi assolto da ogni accusa) agli imprenditori funebri legati alla camorra. Sul fronte giudiziario, inoltre, si registra l’iscrizione nel registro degli indagati di due vigili urbani, accusati di voto di scambio nell’ambito dell’inchiesta sulle regionali del 2015. Indagati, per il medesimo filone, anche la responsabile del settore avvocatura, una dipendente dell’ufficio protocollo e il dirigente dell’area amministrativa. Un ufficiale della municipale è stato invece rinviato a giudizio per abuso d’ufficio e falso per fatti che sarebbero stati commessi in un altro comune dell’area a nord di Napoli.

E numerosi sono i tecnici, geometri ed ex dirigenti del comparto di via Nuvoletta e vigili, citati o coinvolti in passato nelle inchieste per l’area Pip, per la palazzina di via Casalanno prospiciente al convento francescano del 1600 e per l’abbattimento e successiva ricostruzione di un complesso residenziale lì dove un tempo sorgeva la splendida masseria del Galeota. Spulciando, infine, tra i passaggi della relazione che ha portato allo scioglimento del Comune, ci si imbatte in dipendenti gravati da gravi precedenti penali: rapina, truffa e altro. Qualcun altro è stato invece denunciato per assenteismo.

In un anno e mezzo di gestione commissariale, né negli anni precedenti, nessuno ha però avuto la forza e il coraggio di dare vita a una rotazione (seria) del personale.

© Copyright 2018 Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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