Calvizzano, le motivazioni dello scioglimento. Capitolo piano regolatore. “Avevano creato un cartello teso a favorire imprenditori di camorra e fedelissimi della giunta”

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Lo avevamo scritti in tempi non sospetti che la vicenda del piano urbanistico comunale, al pari di alcuni appalti affidati (per anni e anni) ai soliti noti e a personaggi in odor di malavita, sarebbe stato l’aspetto più pregnante della relazione che ha portato allo scioglimento del Comune.

I riflettori sul Puc si sono accesi dopo le inchieste sul clan Orlando, con la vicenda che vide coinvolto l’ex vicesindaco Di Rosa (indicato da alcuni esponenti del clan come “uomo da tenersi buono per il piano regolatore”), e per effetto di alcuni esposti inoltrati in prefettura, che avevano evidenziato “l’esistenza di forti interessi nella sua realizzazione da parte di persone legate al sindaco Salatiello, finalizzati a rendere edificabili i propri terreni agricoli”. Interessi portati avanti non solo dall’ex sindaco ma anche da alcuni assessori o ex assessori i cui nomi sono coperti dagli omissis.

Ulteriori esposti sono stati presentati alla Procura della Repubblica e alla commissione ispettiva che per molti mesi ha spulciato tra gli atti del municipio.

In uno di questi esposti era stato segnalato che il varo del Puc avrebbe premiato quella parte di elettorato fedele alla maggioranza consiliare. I fedelissimi dell’ormai ex giunta avrebbero beneficiato inoltre, nella fase delle osservazioni, di una ulteriore “percentuale di zona di intensificazione e completamento, quale merce di scambio con quei cittadini disposti a versare una tariffa ai consiglieri di maggioranza”.

La commissione di indagine ha poi rilevato la volontà dell’amministrazione di favorire, attraverso il nuovo strumento urbanistico, la famiglia degli imprenditori titolari di un’agenzia funebre (Cesarano, ndr), anche attraverso l’avvicinamento delle aree del cimitero a un capannone abusivo (mai abbattuto) di proprietà degli stessi. Il Puc, secondo la commissione ispettiva, ha assunto col tempo “connotazioni diverse da quello originario”. L’organo ispettivo ha rilevato la creazione di un vero e proprio cartello, dove i promotori sono gli esponenti dell’amministrazione, imprenditori e soggetti di spicco della criminalità organizzata.

© Copyright 2018 Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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