L’abbattimento, nel silenzio generale, degli alberi di via Sconditi a Marano. Giù le piante che erano lì da decenni. La lettera di un nostro lettore

0
3.801 Visite

Gentile redazione, qualche giorno fa, nel silenzio generale, in via Sconditi, alle spalle del municipio e a due passi dalla caserma dei carabinieri sono stati abbattuti, all’interno di un giardino che dicono sia privato, alcuni alberi: anche alberi di alto fusto, alberi ultra decennali, un pino, una quercia, alberi che la legge impone di tutelare. Ho segnalato l’accaduto, mentre avvenivano le operazioni, ai vigili urbani di Marano. Mi avevano rassicurato sui controlli che avrebbero immediatamente predisposto. Dopo la mia telefonata, i lavori di abbattimento si sono fermati per qualche ora, salvo poi riprendere l’indomani. Mi chiedo e vi chiedo: c’era qualche autorizzazione fornita ai privati? Ma costoro, chi ha operato e i vigili, sono a conoscenza delle norme che tutelano gli alberi, in particolare di quelli di gran pregio? Quello che hanno fatto è uno scempio inaudito.

Davide (Marano)

foto_privata_edap_1

Di seguito alcune norme e articoli sulla questione sollevata dal nostro lettore.

Sono ormai diversi anni che la procedura di richiesta dell’autorizzazione per l’abbattimento di un albero è stata snellita. Ecco alcune informazioni in breve.

Permesso per abbattere un albero. A chi rivolgersi?
All’ufficio ambientale del Municipio.

Quali sono i tempi di attesa? 
Se entro 30 giorni dalla richiesta, l’ufficio Ambientale non provvede a rispondervi, vale la regola del silenzio-assenso, quindi si potrà provvedere all’abbattimento.

Per abbattere quali piante è necessaria l’autorizzazione? 
Per tutti gli alberi con un tronco dal diametro maggiore di 80 cm. Se dovete abbattere un albero che presenta un tronco dal diametro inferiore a 80 cm basterà inviare una comunicazione scritta all’Ufficio verde (Ufficio Ambientale) in cui dichiarate di provvedere all’abbattimento.

E’ necessario chiedere il permesso di abbattimento albero anche se la pianta in questione è morta, secca o malata? 
Sì. Anche se la pianta è secca o irrimediabilmente danneggiata, è necessario richiedere il permesso.

Quali sono le conseguenze per chi decide di tagliare un albero senza permesso? 
Sono previste multe che vanno da 166 a 498 euro per ogni pianta, in più vige l’obbligo di sostituzione.

Quanto costa l’autorizzazione per abbattere l’albero? 
Non è necessario sostenere alcun costo se non quello della marca da bollo da circa 14 euro che va applicata alla richiesta di autorizzazione.

Autorizzazione per abbattere un albero

Non è sempre facile ottenere l’autorizzazione per abbattere un albero, sia esso in una proprietà privata, sia esso in un luogo pubblico.

A seguito della richiesta di abbattimento un tecnico agronomo dovrà eseguire un sopralluogo e verificare che la pianta debba essere abbattuta per giuste ragioni così come rientra nei casi b e c dell’articolo 8 del Regolamento del Verde.

Modulo permesso di richiesta abbattimento albero

Ogni zona d’Italia fa riferimento al proprio Regolamento regionale quindi è difficile fornire un fac simile o un modulo standard per la richiesta di permesso abbattimento albero.

In genere, il modulo di richiesta, così come la stessa domanda, va presentata all’Ufficio Ambiente del comune di residenza.

La richiesta di autorizzazione dovrebbe specificare il numero di piante da abbattere, la specie e il diametro del tronco. Sempre nella richiesta, bisogna segnalare l’ubicazione dell’albero da abbattere. Alcuni regolamenti regionali necessitano anche di una motivazione. In questo caso, spesso si può motivare la richiesta di taglio albero affermando che:

  • L’albero può arrecare danno a costruzioni, manufatti o a reti tecnologiche.
  • L’albero è irrimediabilmente danneggiato da calamità naturali, parassiti o malattie.
  • L’albero rappresenta una minaccia di pericolo per la pubblica e privata incolumità.
  • L’albero è completamente secco o schiantato.

Alla richiesta di abbattimento va allegata una foto del tronco dell’albero in cui si possa vedere il diametro del tronco. La documentazione fotografica deve riguardare ogni singolo albero che s’intende abbattere.

Abbattere un albero senza permesso

Ma cosa succede se si taglia un albero senza la dovuta autorizzazione? Come premesso, sono previste sanzioni fino a 498 euro per ogni pianta abbattuta senza permesso. In più vi è l’obbligo di sostituire l’albero e ogni ufficio del Verde può pretendere richieste particolari.

Per esempio, un cittadino di Parma che ha abbattuto (nella sua proprietà privata) due alberi dal tronco di 135 e 180 cm, non solo ha dovuto sostenere una multa di circa 350 euro ma ha dovuto provvedere alla messa a dimora di 32 nuovi alberi nell’area in cui sono state tagliate le due prime piante.

Chiunque può segnalare un abuso. Qualsiasi cittadino può denunciare chi esegue un abbattimento senza permesso.

E ancora: gli alberi sono essenziali per la nostra salute ed hanno anche un valore storico e culturale. La loro conservazione è fortemente collegata alla difesa del territorio. L’Italia ha finalmente una legge che tutela gli alberi monumentali: la Legge 10/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.

Ecco un estratto di un articolo pubblicato qualche anno fa.

Pubblicata in G.U. 01.02.2013, la legge arriva a colmare un vuoto legislativo a livello nazionale che metteva a rischio la stessa sopravvivenza dei “grandi patriarchi verdi”.La mancanza di una legge nazionale, infatti, aveva creato un’area di autonomia legiferativa da parte delle regioni e l’esistenza di leggi e regolamenti diversi, che di fatto rischiavano di indebolire tutto l’apparato di tutela.

L’art. 7 della nuova legge riporta le “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”. A tal fine si definiscono i criteri per identificare un albero monumentale, rendendoli univoci ed omogenei su tutto il territorio nazionale. Si definisce, quindi, albero monumentale:

a) l’albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l’albero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali; 

b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani; 

c) gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private.

Entro sei mesi dall’entrata in vigore, i comuni devono identificare principi e criteri per il censimento degli alberi monumentali nel proprio territorio e fornire questa informazione alla rispettiva Regione, la quale, a sua volta, entro i successivi sei mesi (quindi più o meno entro febbraio del prossimo anno), redige l’elenco regionale e lo trasmette al Corpo Forestale dello Stato (CFS). E’ il CFS che ha il compito di gestire l’elenco nazionale, che deve essere reso pubblico e disponibile a tutti sui siti internet delle competenti istituzioni. Per le Regioni afflitte da “persistente inerzia” il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali attiva i poteri sostitutivi.

Questa legge costituisce, quindi, un’importante novità. Per la prima volta in Italia, la tutela degli alberi monumentali e’ legge dello Stato e gode di un quadro normativo omogeneo per tutte le regioni.

Agli alberi monumentali e’ riconosciuto non solo un valore ambientale ma anche culturale: essi diventano simbolo di importanti eventi storici, culturali, tradizioni o semplicemente identificano l’identità di un luogo e della gente che vi vive.

Se tutto va bene, tra un anno dovremo avere un database degli alberi monumentali italiani, ai quali potra’ essere applicata una tutela specifica.

La conoscenza dell’attuale presenza sul territorio di alberi monumentali, infatti, e’ prerequisito importante per l’attivazione delle misure di tutela e conservazione previste dalla nuova legge, quali la limitazione di attività nell’intorno che possano essere di danno, la identificazione di misure di gestione ordinaria e straordinaria ed il sanzionamento con una multa da 5.000 a 100.000 euro in caso di abbattimento o danneggiamento, che costituisce comunque reato.

albr

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
  • Fascinated
  • Happy
  • Sad
  • Angry
  • Bored
  • Afraid

Commenti