Marano, il proliferare di tettoie che diventano case a tutti gli effetti. Abusi edilizi realizzati a pochi passi dal Comune che nessuno vuol vedere

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Come ti trasformo le tettoie (la foto pubblicata è di repertorio), i gazebo e altre strutture mobili in vere e proprie abitazioni. Basta alzare gli occhi al cielo, a Marano, per rendersi conto di quante strutture, in teoria aperte in almeno due lati, sono diventate fabbricati chiusi e abitabili, in spregio dunque alle più elementari norme urbanistiche vigenti. Il trucco è semplice e a Marano è noto a tutti gli addetti ai lavori. Chi è interessato a realizzare una tettoia presenta la relativa Scia (richiesta al Comune) agli uffici preposti. L’ufficio tecnico la esamina e, se in regola con i parametri richiesti, rilascia il benestare. Può anche rigettarla o chiedere integrazioni.

Il richiedente è obbligato, a lavori ultimati, a sottoscrivere una relazione che attesta la conformità delle opere realizzate. Di controlli in questa fase non se ne eseguono. Cosa accade in un secondo momento? Trascorso qualche mese o anni dalla realizzazione della tettoia, quella in teoria regolare, iniziano – in modo del tutto illecito – le manovre e i lavori per gli ampliamenti. Sono abusi edilizi in piena regola, che in molti casi sfuggono agli organi preposti, a meno che non vi sia una segnalazione di un abuso da parte di un cittadino.

Solo allora si muovono i tecnici e i vigili dell’antibusivismo che provvedono ad emettere i relativi sigilli, che in molti casi, però, vengono rimossi ugualmente pur di ultimare l’opera. Negli ultimi mesi le tettoie “pezzotto” sono prolificate sul territorio cittadino. Se ne vedono di tutti i tipi e in qualche caso l’ente, anche dopo i controlli e i sequestri, dimentica di abbatterle o acquisirle al proprio patrimonio. Alcuni casi sono eclatanti, ma gli autori degli abusi riescono spesso a farla franca, perché sanno che al Comune si cambiano dirigenti e funzionari come se si stesse al mercato delle pulci. Qualcosa si perde per strada, qualcuno finge di non vedere o ricordare e il gioco è fatto.

Altro paradosso: se chiedi lumi a qualche addetto ai lavori, come capitato a noi di recente, ti viene risposto nel seguente modo: “scrivi un articolo e io vado a verificare”. Come dire: “eseguo controlli ma addossando la colpa ad altri”, nel caso di specie ai giornalisti, in modo tale da non farmi nemici sul territorio. Questa è Marano, questa è la mentalità di taluni dipendenti del Comune nell’anno del signore 2017.

 

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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