Iniziato il processo alla camorra puteolana: in aula i rampolli dei clan Longobardi-Beneduce

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Questa mattina, 18 settembre, presso l’aula bunker del carcere di Poggioreale è iniziato il processo agli eredi del clan Longobardi – Beneduce, organizzazione operante in Pozzuoli e nei  comuni limitrofi.

Il giudice dell’udienza preliminare chiamato a verificare le pesanti accuse, tra le quali  quella di associazione di stampo mafioso e quella di traffico internazionale di stupefacenti,  è il Giudice presso il Tribunale di Napoli, dottor De Chiara.

La direzione distrettuale antimafia ritiene che dall’anno 2010 all’anno 2013 il gruppo criminale sarebbe stato retto dai fratelli Ferro Antonio ed Andrea, indicati a capo di entrambe le organizzazioni criminali e  difesi dagli avvocati Massimo Fumo e Dario Vannetiello.

I germani avrebbero raccolto l’eredità criminale del gruppo a suo tempo promosso e facente capo a Longobardi Gennaro ed a Beneduce Gaetano.

Il teorema accusatorio può contare su un numero notevole di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, i quali hanno riferito sui mutamenti subiti dalla associazione flegrea negli ultimi anni. 

Infatti, agli atti si registrano  le dichiarazioni rese alcuni anni orsono da Perrone Roberto, De Felice Francesco, Giugliano Luigi, Giogli Raffaele, Di LannoBiagio, Sartore Alfredo, per arrivare alle più recenti dichiarazioni accusatorie rese dai pentiti Del Sole Napoleone, De Felice Ciro, Di Roberto Antonio e Roco Giuseppe .   

All’udienza odierna, il giudice dopo aver risolto alcune questioni preliminari, ha disposto il rinvio del procedimento all’udienza del 4 ottobre, giorno in cui gli imputati dovranno decidere se proseguire con rito ordinario o decidere per il rito abbreviato.

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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