Marano, trasporto scolastico per disabili: ancora problemi per due bambini della città. Il Comune non ha fondi, l’appello dei genitori

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La storia si ripete. Claudia e Giuseppe, due bambini che frequentano le scuole del territorio, hanno rispettivamente 10 e 12 anni. Entrambi sono affetti da grave disabilità motoria e in passato hanno usufruito del servizio di trasporto scolastico garantito dal Comune. I due piccoli alunni si muovono su carrozzina (Claudia) e su un passeggino basculante (Giuseppe). I problemi per loro sono iniziati un anno fa, perché il Comune (era settembre del 2016), per le arcinote difficoltà finanziarie, non era riuscito ad attivare il servizio di trasporto scolastico per disabili né tanto meno a liquidare un contributo economico (300 euro) che avrebbe consentito alle famiglie di fare fronte alla necessità attraverso una cooperativa sociale del territorio. Il risultato? Giuseppe non andò a scuola per diverse settimana, Claudia, invece, vi riuscì solo grazie ai sacrifici dei genitori.

Le famiglie chiesero un incontro con il commissario straordinario Franca Fico e, solo dopo alcune denunce mediatiche e ripetute segnalazioni, riuscirono ad ottenere quanto richiesto: l’ente infatti, tra la fine di settembre e ottobre del 2016, riuscì a racimolare 10 mila euro (fondi residui legge 328) per individuare una cooperativa che si occupò del trasporto dei due bambini. Quest’anno, però, si è ripresentato lo stesso problema.

Le famiglie hanno già allertato i servizi sociali del Comune, ma le risposte non sono per nulla incoraggianti: fondi non ve ne sono. La speranza è che si riesca, in extremis, a recuperare qualche residuo per consentire ai due bambini di frequentare, senza perdere troppi giorni, la scuola al pari di tutti gli altri ragazzini del territorio. Le famiglie, preoccupate per quanto sta per accadere (l’inizio dell’anno scolastico è ormai alle porte), lanciano un appello anche ai commissari straordinari affinché facciano ogni sforzo per reperire le necessarie risorse, che non dovrebbero essere superiori ai 10 -15 mila euro l’anno. Una richiesta che, naturalmente, vale anche per altri bambini della città che si trovassero nelle medesime condizioni di Claudia e Giuseppe.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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