Gli studenti del Segrè condannano l’atto vandalico di ieri. La scuola non si tocca, siamo vicini alla preside e ai docenti

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Questi per noi sono stati mesi turbolenti, che hanno caratterizzato in negativo il nostro andamento scolastico e non ci hanno permesso di usufruire del nostro diritto allo studio. Tutto è cominciato con la mancata consegna dell’edificio di Mugnano, che ci ha portato a fare manifestazioni forti, gravi e al limite della legalità (alcune addirittura illegali, quali l’occupazione). Le stesse manifestazioni che, per quanto ci abbiamo provato, non hanno portato a nulla se non a peggiorare la situazione.
Perché non siamo riusciti a gestire una situazione che è stata molto più grande di noi, e più dura da sostenere del previsto. Ci siamo messi in gioco, ci abbiamo provato con tutte le nostre forze, ma possiamo dire a questo punto di aver fallito. In noi studenti ora vive un forte senso di dispiacere: nei confronti della preside, una persona sempre disponibile e sempre aperta al dialogo (non a caso i motivi della protesta non sono mai stati legati al suo nome); nei confronti di quei professori che amano il loro lavoro e che mai come quest anno stanno trovando delle difficoltà nello svolgerlo a dovere, ma soprattutto nei confronti di noi stessi, che ci abbiamo creduto fino all’ultimo di poter portare qualcosa di buono alla causa.
Dopo alcuni giorni di indagini, dalle quali venivano fuori provvedimenti vari per pochissimi alunni che hanno preso parte alla protesta, ieri è prevalso nuovamente il buon senso della professoressa Cetroni (preside dell’Istituto), la quale ha annullato tutti i provvedimenti. Questo “assolvere” parte di noi studenti, non poteva che portarci a ringraziarla e a non effettuare nessun altro tipo di manifestazione, che non sia pacifica e che danneggi l’immagine dell’Istituto, già parecchio rovinata.
Ma non si è avuto nemmeno il tempo di ringraziare, che un altro accaduto ha devastato il morale di noi studenti, dei professori (visibilmente distrutti) e della preside: la nostra scuola è stata terribilmente vandalizzata. Ebbene sì, proprio quando tutto sembrava tornare alla normalità, è stato impedito l’ennesimo giorno di scuola da una situazione paradossale: la scuola incendiata. Noi studenti abbiamo pur potuto commettere diversi errori, ma arrivare a questo non ne vediamo né la ragione, né il motivo.
Né siamo capaci di pensarla una cosa del genere. In quanto ciò, ci dissociamo nella maniera più ASSOLUTA dall’accaduto. Per di più, comunichiamo ufficialmente, di voler cercare, per quanto ci è possibile, il/i colpevole/i dell’accaduto e denunciarli alla preside che provvederà alla denuncia ai carabinieri. Siamo a totale disposizione della preside per qualsiasi cosa, e siamo dispiaciuti e mortificati quasi quanto lei, perché non avremmo mai voluto vedere la nostra scuola in questo stato. In questi giorni provvederemo ad organizzarci per richiedere alla preside un’uscita anticipata di qualche minuto dalla scuola, per far partire una manifestazione che partirà da fuori l’Istituto ed effettuerà il giro della città di Marano (con percorso ancora da definire) per far sentire la nostra voce, e inviteremo oltre a noi corpo studentesco anche tutto il corpo docenti e, per quanto possibile, anche la preside. Perché LA SCUOLA È NOSTRA, E NON SI TOCCA.
Corpo studenti Segrè
© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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