La ricordate la storia dell’affidamento ai privati della villa comunale del Ciaurro? Il Comune si era fatto promotore di una manifestazione d’interesse, alla quale risposero sette operatori che diedero la loro disponibilità a gestire la struttura. A quella manifestazione di interesse avrebbe dovuto far seguito un avviso pubblico, una sorta di gara insomma per individuare il gestore degli spazi comunali.
Ebbene la vicenda si sta archiviando con la più classica delle operazioni in stile maranese: tutto congelato, poiché vi sarebbe una diversità di vedute tra funzionari, dirigenti e quant’altro. Per qualcuno l’iter procedurale seguito finora non è corretto, per altri invece è pienamente legittimo anche alla luce di quanto contenuto nel nuovo Codice degli appalti pubblici.
La palla, intanto, è passata all’ufficio Patrimonio, quello che deve portare avanti anche la spinosa questione delle case popolare, e potete esserne certi, fin da subito, che tutto si arenerà e finirà nel dimenticatoio.
La questione si presta a svariate interpretazioni. Il Ciaurro deve essere tutelato e spesso, almeno negli ultimi anni, è sembrato che la cosa sia interessata a pochi, soprattutto per quel concerne il potenziamento della vigilanza. L’ente tuttavia ha scarse risorse a disposizione e, anche sul fronte del personale, gli operai attualmente impiegati non sembrano fornire adeguate rassicurazioni.
C’è poi una valutazione politica da fare e anche qui tanto ci sarebbe da dire, visto i soggetti che hanno presentato la domanda. C’è infine la questione tecnica. Chi ha ragione? La manifestazione di interesse era necessaria o si doveva agire diversamente?
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