Marano, la nuova caserma dei carabinieri. Cosa cambierà in città e nell’hinterland

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Prosegue l’iter per l’attivazione della Compagnia dei carabinieri di via Nuvoletta. La struttura, praticamente ultimata e realizzata con i fondi del Piu Europa (più di 3 milioni di euro), sorge accanto alla vecchia tenenza di via Lazio e accoglierà – secondo le previsioni – almeno altri 20-30 militari rispetto a quelli attualmente impegnati sul territorio cittadino. La sua realizzazione avrà riflessi e ripercussioni notevoli, non solo per Marano, ma per tutto l’hinterland giuglianese. La nuova Compagnia avrà infatti competenze anche sui comuni di Calvizzano, Mugnano e, verosimilmente, anche su Melito . Questi comuni, in un futuro non troppo lontano, non ricadranno più sotto la sfera di influenza della Compagnia di Giugliano. L’attesa è grande e Marano si prepara ad una svolta storica, invocata con forza negli ultimi anni ma che ha dovuto fare i conti con intoppi, rallentamenti e discussioni di ogni genere. Molto si è dibattuto, infatti, sulla questione dei costi di manutenzione straordinaria di un immobile, la nuova caserma, ceduto dal Comune in comodato d’uso all’Arma.

Trent’anni il lasso temporale sancito negli atti avallati dall’ente cittadino, con il benestare del Consiglio comunale, e spese ripartite tra gli attori in campo: manutenzione ordinaria ai ministeri competenti e lavori straordinari affidati al Comune e, tra questi, anche quelli per la manutenzione degli impianti. I lavori, in attesa del completamento degli ultimi step amministrativi, proseguono senza sosta, soprattutto quelli per il potenziamento degli standard di sicurezza negli uffici. Dovranno essere ultimati tra la fine dell’anno in corso e i primi mesi del 2017.

Poi il tutto dovrà essere rendicontato alla Regione, ma sui tempi non sarà possibile ottenere ulteriori deroghe. E’ un iter che parte da lontano, quello contempla l’attivazione del nuovo presidio di sicurezza territoriale. Era il 2007, quando l’allora prefetto Pansa assunse l’impegno di istituire a Marano un commissariato di polizia. Poi, per ragioni di spending review e forse per la scarsa insistenza delle forze politiche della città, si optò per il potenziamento dell’attuale tenenza, che di fatto però dispone delle stesse unità operative di una normale stazione. Troppo poco, insomma, per una città di oltre 60 mila abitanti, in cui sono attivi clan malavitosi di primissimo livello e distante un tiro di schioppo da territori difficili come quelli di Mugnano, Chiaiano e Scampia. Come se non bastasse, in questi ultimi mesi si è registrata un’escalation della micro delinquenza, mentre le indagini sul Comune potrebbero portare allo scioglimento dell’Ente per infiltrazioni camorristiche. Il trasloco dei militari dall’attuale tenenza, secondo le previsioni più ottimistiche, dovrebbe iniziare entro la fine di novembre.

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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