Il Comune di Marano è ufficialmente entrato in possesso dei terreni su cui dovrà sorgere la struttura polivalente denominata Giardino dei ciliegi. Ieri la presa di possesso dell’area, ubicata tra via Che Guevara e via Lazio, su cui si è tanto dibattuto e polemizzato negli ultimi dieci anni.

Polemiche sull’utilità dell’opera, sui rischi per il Comune (fidejussione a proprio carico) e sulla quantificazione economica degli espropri. Proprio su quest’ultimo punto è ancora in itinere una battaglia legale tra alcuni ex proprietari (alcuni esponenti della famiglia Romano) e l’ente cittadino.

Ieri, nel corso delle operazioni guidate dal geometra Giovanni Napoli, uno degli ormai ex titolari del terreno, Raffaele Romano, ha chiesto e ottenuto che fosse verbalizzata la richiesta di poter usufruire di 20 giorni in modo da effettuare alcuni rilievi topografici, poiché a suo dire l’area oggetto dell’esproprio sarebbe più ampia rispetto a quanto accertato dal Comune.

Se così dovesse essere, l’ente si troverebbe a dover far fronte a un ulteriore esborso per il capitolo espropri. I prossimi step? Il Comune deve avviare l’iter per la trascrizione degli atti in conservatoria e dare seguito all’accatastamento dei terreni. Operazioni che richiederanno un importante esborso economico, pari a svariate migliaia di euro. La Gargiulo, il dirigente dell’area economica più contestato della storia del Comune (ma allo stesso tempo premiata e non si per cosa, visti i pessimi risultati raggiunti), sarà d’accordo?

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