L’opinione. Il caso Marano, il possibile scioglimento del Comune e ciò che dovrebbe fare il sindaco

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Egregio Direttore,

come appreso oggi dal suo giornale, la Commissione d’accesso promossa dal Prefetto e’ il preludio di un percorso che potrebbe portare, per la seconda volta, il Comune di Marano alle cronache nazionali. Le dichiarazione del Sindaco Liccardo sulla tranquillità che ha manifestato alla notizia dell’insediamento lascia molto perplesso la stragrande maggioranza dei cittadini.

Per amministrare una citta’ come Marano non e’ sufficiente nominare assessori esterni, aumentare deleghe a dirigenti interni (anzi e’ controproducente), o delegare la neo Segretaria Comunale (con le leggi attuali scelta dal Sindaco) all’Igiene Urbana, Patrimonio e Piu’ Europa. Incarichi delicati, affidati con modalità tali da lasciar pensare alla costruzione di alibi per sfuggire da responsabilità, che comunque ricadono sul Sindaco.

Bisogna fare squadra, avere una unita’ d’intenti con i membri dell’intera Giunta, porsi degli obiettivi che vadano nella direzione dei bisogni dei cittadini e confrontarsi sul suo operato nel Consiglio Comunale. Al suo posto, considerato la gravita’ in cui versa il Comune per le deficienze strutturali della macchina comunale, dei limiti dimostrati fin d’ora dei suoi dirigenti, e degli errori pregressi e contingenti, imputabili certamente a soggetti in cui la gestione della cosa pubblica era ed e’ il mezzo attraverso il quale si possono favorire alcune famiglie che per anni hanno fatto e fanno il buono ed il cattivo tempo in questa martoriata citta’, la strada maestra e’ portare a conoscenza dei cittadini gli ostacoli incontrati nella gestione e nella maggioranza e non rinchiudersi nel Palazzo alla ricerca di transfughi inopportuni. Questo e’ il percorso peggiore da adottare.

Dovendo constatare, nel tempo, la continua persistenza di coloro che remano contro ad ogni tentativo di rinnovamento sfociato o con le dimissioni del Sindaco o con il cambio di Amministrazione piu’ consono agli interessi di pochi, non resta che collaborare con i Commissari preposti, aprire gli armadi, fare pulizia, e permettere al prossimo Sindaco e consiglio comunale, quando gli Organi Preposti riterranno opportuno, di convocare le nuove elezioni amministrative, di liberare il Comune da lacci e lacciuoli che attanagliano la corretta gestione della cosa pubblica.

Questo e’ il compito del primo cittadino e la speranza dell’intera cittadinanza. Pertanto, portare l’attuale consiliatura, avendo essa dimostrato tutta la sua debolezza ed inefficacia, in parte dovuta all’inesperienza ed alla giovane eta’, al suo scioglimento in modo indolore ed evitare la copia di quanto fummo costretti a constatare nell’ultima amministrazione Credentino .

E’ bene ricordare, conoscendo tutti i soggetti interessati, in quell’evento, avendo la Magistratura fatto di tutta l’erba un fascio, a pagare di persona con il carcere, ammanettati come comuni delinquenti, furono alcuni amministratori, i piu’ deboli, che ancora tuttora ritengo siano persone perbene, mentre altri, i veri responsabili dei misfatti, se la cavarono tutti a “piede libero”.

Li’, 22/03/2016

Franco De Magistris

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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