Il caso Pip a Marano, “sequestrati incartamenti falsi o alterati”

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La scorsa settimana il ROS, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha provveduto ad acquisire copiosa documentazione presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Marano di Napoli attinenti la procedura di aggiudicazione, gestione e realizzazione dell’appalto per il Piano degli Insediamenti Produttivi (P.I.P.) di Marano di Napoli assegnato alla società di progetto INIZIATIVE INDUSTRIALI s.r.l. facente capo al gruppo imprenditoriale dei  fratelli  Aniello e Raffaele CESARO di Sant’Antimo. L’ 11 u.s. l’attività di acquisizione atti è stata svolta anche presso la sede della sopra citata società e contestualmente si è proceduto, presso il Comune di MARANO,  al sequestro, sempre su ordine della D.D.A. partenopea, di alcuni  incartamenti in quanto risultati falsi e\o alterati. Il lavoro svolto dai Militari, su delega della Magistratura, è finalizzato a verificare eventuali illeciti relativi a tutto l’iter procedurale sia nella fase dell’aggiudicazione della gara e sia nella realizzazione dell’interno complesso edilizio, del valore approssimativo di 45 milioni di euro. L’iter di realizzazione del P.I.P., la cui ideazione risale al 1999 veniva avviato nel 2004 mentre nel 2006 la società CESARO COSTRUZIONI si aggiudicava la gara per la realizzazione dell’opera. Nel frattempo veniva costituita una “società  di progetto” denominata “Iniziative Industriali” s.r.l. il cui amministratore è CESARO Aniello. In data 27.01.2006 veniva stipulatala Convenzione tra la società Concessionaria e il Comune di Marano di Napoli il quale contribuiva con un finanziamento della Regione Campania di circa 4 milioni di euro alla realizzazione dell’opera.

Nota Dda Napoli
© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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