Napoli, finalmente riapre il cinema teatro Acacia

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 ” Finalmente, dopo oltre un anno con le saracinesche abbassate, riapre domani, 11 novembre, il cinema-teatro Acacia. Una riapertura che era nell’aria dal momento che credo che, almeno per il momento, non vi fossero altre alternative, se non quello di continuare a tenerlo chiuso. Comunque è una buona notizia per tutta la Città, che premia una battaglia che, insieme ai cittadini, conduco da tempo e che farà felici le tante persone legate, anche affettivamente, alla storica sala di via Tarantino, a confine tra i quartieri del Vomero e dell’Arenella, sala che vide la luce all’indomani della fine della seconda guerra mondiale “. A esprimere soddisfazione per l’evento è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da sempre in prima linea per la salvaguardia e la tutela delle strutture cultuali della collina, anche quali luoghi di aggregazione e di socializzazione per i circa 120mila residenti. Lo stesso Capodanno era già sceso in campo nel corso della stagione teatrale 2012/2013 quando l’Acacia era rimasto chiuso alcuni mesi, riaprendo poi il 6 febbraio 2013 con lo spettacolo del fantasista Brachetti, dopo una battaglia condotta anche allora dal Comitato Valori collinari.

 

            Era stato proprio Capodanno, nel dicembre dell’anno scorso, a lanciare l’appello, chiedendo l’intervento della Sovrintendenza per salvare il cinema-teatro Acacia dal rischio che potesse essere trasformato in un supermercato o in un garage, come si vociferava, perdendo, tra l’altro, la sua duplice veste originaria di cinema e di teatro, con l’avvio delle procedure per il vincolo di destinazione d’uso, in base alla norme dettate al riguardo dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, il codice dei beni culturali e del paesaggio, emanato ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137.

 

            ” Una procedimento, quella del vincolo di destinazione d’uso – precisava all’epoca Capodanno -, che, per analoghi motivi, a Napoli era stata già adottato, alla fine dell’anno 2014, per salvare un altro teatro cittadino, il teatro Trianon. Anche in quella circostanza si temeva che l’antico teatro partenopeo, sito nel centro del capoluogo partenopeo, potesse essere trasformato in un supermercato o in una sala bingo. Dopo l’appello lanciato alle istituzioni, attraverso i social, da comitati, associazioni e cittadini al grido: “Salviamo il Trianon!”, appello al quale partecipò anche un apposito gruppo da me fondato su Facebook con circa 2.500 iscritti, fu  avviata la procedura per il vincolo di destinazione d’uso che bloccò ogni possibilità di trasformazione “.

 

            ” Tutto è bene quello che finisce bene – sottolinea Capodanno -. Naturalmente continueremo a prestare la massima attenzione, perché non si verifichino in futuro situazioni analoghe a quelle purtroppo vissute per il cinema Arcobaleno, che, dopo una prima chiusura, avvenuta nel gennaio del 2014, a seguito di una battaglia sostenuta insieme a tanti cittadini, con petizioni e flash mob, riaprì dopo diciotto mesi, per poi richiudere definitivamente “.

 

            Con l’occasione, Capodanno sollecita, ancora una volta, l’intervento della Regione Campania e del Comune di Napoli per l’emanazione di provvedimenti tesi alla tutela e al sostegno delle sale cinematografiche, così come già avviene da tempo in altre città italiane.

 

© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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