Commissioni d’accesso, futuri scioglimenti e commissioni straordinarie. A che punto siamo in Campania: i casi Giugliano, Marano, Caserta, Poggiomarino, Pomigliano e altri

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In Campania, da qualche mese, si è intensificata l’attività delle Prefetture e del Ministero dell’Interno. Nel mirino del Viminale e dei Prefetti sono finiti tanti comuni, tutti considerati a rischio infiltrazioni mafiose. Allo stato attuale, sulla base dei provvedimenti ufficiali, risultano insediate commissioni d’accesso nei comuni di Caserta, Giugliano, Marano, Pomigliano d’Arco e Poggiomarino, che dovranno appurare se vi sia stata o meno ingerenza mafiosa – diretta o indiretta – nell’apparato burocratico, politico e amministrativo. Alle commissioni d’accesso già insediate si aggiungo gli enti in gestione Commissariale, sciolti per mafia, due di questi sono ubicati in provincia di Avellino e sono il Comune di Quindici e il Comune di Monteforte Irpino, poi c’è Melito, in provincia di Napoli, e Calvi Risorta, in provincia di Benevento.

Vediamo, nel dettaglio, cosa sta accadendo in ogni comune.

Caserta: qualche giorno fa il Prefetto di Caserta ha assunto le proprie determinazioni in sede di comitato provinciale per l’ordine pubblico e sicurezza, al termine del lavoro degli ispettori che hanno vagliato gli atti prodotti dall’Ente su cui da tempo si indaga. La Commissione d’accesso venne nominata dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi lo scorso mese di agosto. La relazione della commissione d’accesso, controfirmata dal Prefetto, è stata trasmessa al titolare del Viminale che nei prossimi 90 giorni valuterà se proporre al Consiglio dei Ministri l’eventuale scioglimento del consiglio comunale.

Giugliano: il 22 febbraio 2025 il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, su delega del Ministro dell’Interno, ha nominato una commissione d’accesso al Comune di Giugliano. Decisione giunta dopo la sfiducia al sindaco Nicola Pirozzi, concordata tra consiglieri e primo cittadino, proprio al fine di scongiurare l’arrivo della Commissione d’Accesso e votare subito nella finestra elettorale di maggio. Condizione che non si è verificata perché Di Bari, nonostante l’amministrazione fosse ormai caduta, ha comunque disposto l’accesso ispettivo, forse troppo tardivo, perché già da tempo era necessario fare chiarezza su quanto stesse accadendo nel terzo comune della Campania, colpito da inchieste, avvisi di garanzia a funzionari e consiglieri e l’ombra dei clan sugli appalti, affidamenti e gestione dei servizi comunali. La situazione è molto ingarbugliata ora, perché nessuno vuole rischiare di bruciarsi con candidature, visto il possibile rischio di essere sciolti subito dopo l’insediamento. Il ritardo della prefettura avrà, forse, ripercussioni anche sulle sorti amministrative dell’Ente. La decisione più saggia? Sciogliere quanto prima il Comune e uscire dall’impasse. La giunta su cui si indaga è di centrosinistra.

Marano: il 12 febbraio 2025 il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, su delega del Ministro dell’Interno, ha nominato una commissione d’accesso al Comune. Decisione giunta dopo corposi dossier elaborati dalle forze di Polizia, che hanno ravvisato possibili condizionamenti mafiosi dell’apparato burocratico, politico amministrativo. In questo caso la decisione di Di Bari è arrivata nei tempi previsti. Gli ispettori termineranno, verosimilmente, l’accesso alla fine di maggio, in caso contrario si arriverà ad agosto. Sembrerebbe che il materiale acquisito sia così consistente che potrebbero non essere necessari ulteriori tre mesi di accesso ispettivo. Lo scioglimento, salvo sorprese, sarà decretato tra settembre e ottobre. La giunta su cui si indaga è di centrosinistra.

Pomigliano D’Arco: il 11 dicembre 2024 il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, su delega del Ministro dell’Interno, ha nominato una commissione d’accesso al Comune. Decisione giunta dopo alcuni esposti, quelli di Per le persone e la comunità, e le denunce mediatiche del deputato Francesco Emilio Borrelli. Anche le dichiarazioni di Russo sulla camorra nel comune a nord di Napoli hanno urtato, e non poco, il procuratore di Napoli Gratteri. Ad oggi la Commissione d’accesso ha terminato il suo lavoro, dopo aver già lavorato per tre mesi. Si attendono le determinazioni degli ispettori. La giunta su cui si indaga è trasversale, con elementi provenienti da più culture e schieramenti politici.

Poggiomarino: il 3 dicembre 2024 il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, su delega del Ministro dell’Interno, ha nominato una commissione d’accesso al Comune. Decisione giunta dopo che il il sindaco (Falanga) e il vicesindaco (Belcuore) di Poggiomarino sono stati arrestati con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso. Secondo l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, le elezioni del 20 e 21 settembre 2020, che portarono all’elezione di Falanga, sarebbero state condizionate dalla camorra. Falanga era stato eletto in una coalizione di centrodestra. Ad oggi al Commissario nominato sono stati conferiti anche i poteri ispettivi.

Calvi Risorta: Il Consiglio dei ministri lo scorso 26 luglio 2024 ha deciso lo scioglimento del consiglio comunale di Calvi Risorta, su proposta del Ministro dell’Interno, per infiltrazioni mafiose nell’apparato burocratico e amministrativo. Tutt’oggi è al lavoro una commissione straordinaria per ripristinare le condizioni di legalità.

Melito: Il Consiglio dei ministri, lo scorso 13 marzo 2024, ha optato per lo scioglimento del consiglio comunale di Melito, su proposta del Ministro dell’Interno, per infiltrazioni mafiose nell’apparato burocratico e amministrativo. Tutt’oggi è al lavoro una commissione straordinaria per ripristinare le condizioni di legalità.

Monteforte Irpino, Quindici: Il Consiglio dei ministri, lo scorso 26 marzo 2024, ha optato per lo scioglimento dei Consiglio Comunale di Monteforte Irpino e Quindici, su proposta del Ministro dell’Interno, per infiltrazioni mafiose nell’apparato burocratico-amministrativo. Tutt’oggi sono al lavoro due commissioni straordinarie per ripristinare le condizioni di legalità.

© Copyright 2025 Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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