MARANO, GETTONI DI PRESENZA CONSIGLIERI, MAMMA CHE SPRECO: 52 MILA EURO SPESI NEI MESI ESTIVI. SOLO A LUGLIO 600 COMMISSIONI, ECCO I RECORDMAN

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Cambiano le amministrazioni ma il modus operandi resta lo stesso e viene fuori proprio da una determina comunale con la quale si dispone la liquidazione di circa 52 mila euro in gettoni di presenza per consigli comunali e commissioni consiliari (48 mila euro per gettoni e 4 mila euro di Irap). Tra luglio, agosto e settembre 2024 le commissioni si sono riunite più di 1450 volte, numeri abnormi che dovrebbero far drizzare le antenne al segretario generale, considerato il grave stato di dissesto finanziario in cui versano le casse comunali, ma soprattutto si dovrebbe far seriamente luce sulle modalità di svolgimento delle commissioni. Addirittura le commissioni consiliari si sono riunite 600 volte a luglio, 191 volte ad agosto, mese che, come vuole la tradizione, è ritenuto periodo di ferie e 600 volte a settembre. Recordman di gettoni erogati la Commissione Speciale (che conta al suo interno più componenti: uno per ogni gruppo consiliare): solo a settembre ha erogato 151 gettoni di presenza e 99 a luglio, super produttive anche la I, II, III, IV e V Commissione: con una media che oscilla tra gli 80 e 97 gettoni erogati al mese, fatta eccezione per agosto con una media di 40 gettoni erogati.

Recordman di questo trimestre il consigliere di opposizione Nunzio Rusciano che incasserà circa 3.244,32 euro lordi. Rusciano ha subito anche una riduzione dei compensi in quanto, con il numero di gettoni percepiti ha superato il limite mensile di 1/4 dell’indennità del sindaco. Segue con 2.602,80 euro lordi Santoro mentre riceveranno 2.570,27 euro lordi Paragliola e Luisa De Magistris. 2.505,20 euro lordi andranno a Di Marino, Catuogno e Chianese. Aria, Aprea, Battilomo, Marra, De Biase, Schiattarella, Izzo, De Stefano e  Cecere percipiranno tra i 2.000 euro e i 2.400 euro lordi (vedi dettagli sotto).

A questo punto il responsabile dell’anticorruzione e trasparenza dell’Ente Comunale, anche alla luce della recente inchiesta che vede indagati per truffa diversi consiglieri comunali proprio per fatti legati alle commissioni consiliari nel comune di Giugliano, dovrebbe un po’ allarmarsi. Noi l’abbiamo più volte richiamata all’attenzione su questo tema ed ella stessa dovrebbe seriamente interrogarsi e analizzare i seguenti punti.

  1. Ci sono seri dubbi di legittimità sulla possibilità di cumulare ogni giorno i gettoni di presenza per la partecipazione alle varie commissioni ed è proprio ciò che avviene a Marano. Bisognerebbe verificare se i verbali della Commissione vengono redatti da consiglieri, a nostro avviso il controllore non potrebbe essere anche il controllato. Per questo alle sedute delle commissioni consiliari, molte delle quali si fanno anche di sera, dovrebbero partecipare dipendenti e dirigenti comunali così da garantire un controllo, con funzioni di segretari verbalizzanti. Si esercita – poi – una forma di controllo sul lavoro delle commissioni, come solo a titolo di esempio, sull’orario di ingresso e di uscita fondamentale per accertare – in particolare per i lavoratori dipendenti – l’effettiva presenza alle varie riunioni?
  2. Per quanto attiene alla partecipazione dei consiglieri comunali alle varie sedute andrebbe dedicato un  corposo «capitolo». Bisognerebbe innanzitutto disciplinare una durata minima per incassare il gettone – a oggi, i 32,50 euro a presenza sono riconosciuti anche solo per pochi minuti di partecipazione. Ecco perchè se si partecipa a 4 o 5 riunioni di differenti commissioni nella stessa mattinata, a volte concomitanti, c’è la concreta possibilità che un consigliere comunale prenda parte a più commissioni, incassando più gettoni nella medesima giornata.

Prima che qualche consigliere venga a propinarci il solito pippone facciamo un necessario chiarimento, che tra l’altro facciamo ogni volta: i consiglieri comunali che partecipano alle commissioni consiliari e che percepiscono gettoni di presenza ne hanno facoltà. Ma il problema è di altra natura: etico, morale, di opportunità. Il Comune è in dissesto finanziario, e compensi lordi o netti, comportano esborsi da parte dell’ente, che ha, nel quotidiano, difficoltà ad erogare servizi essenziali ai cittadini. Quindi è questione di buon esempio e buon senso e di qualità di quel che si produce partecipando a tali commissioni. E’ inutile che i consiglieri ci girono intorno: quando in una famiglia si hanno difficoltà finanziarie, si fa di tutto per stringere la cinghia. I consiglieri, quindi, dovrebbero essere i primi a dare l’esempio. Hanno diritto a un compenso? Certo ma bisogna anche capire se questo ultimo viene percepito lecitamente o c’è qualche stortura nelle attività. Ci sarà qualche inquirente che vorrà approfondire?

© Copyright Redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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