Il Consiglio dei Ministri ha appena approvato un decreto-legge che segna una svolta decisiva nella politica energetica italiana. Il provvedimento, incentrato sulla tutela ambientale e la promozione delle energie rinnovabili, introduce una serie di misure volte a accelerare la transizione ecologica del Paese.
Una delle novità più significative è la ridefinizione dei progetti strategici per l’energia. Se fino a ora l’attenzione era focalizzata principalmente su eolico e solare, ora il governo apre le porte a tutte le tecnologie in grado di ridurre le emissioni e garantire la sostenibilità economica. In particolare, vengono definite prioritarie le iniziative legate all’idrogeno verde, al potenziamento degli impianti eolici e solari esistenti e alla realizzazione di nuovi grandi impianti rinnovabili. Per questi progetti sono previste procedure accelerate.
Il decreto introduce anche un’altra misura di grande impatto: il blocco dei nuovi permessi di ricerca e estrazione di idrocarburi. Una decisione che conferma la volontà del governo di disinvestire dalle fonti fossili e puntare su un modello energetico più pulito e sostenibile.
Intanto, il governo è alle prese con la Legge di Bilancio. Il ministro Musumeci ha anticipato che il Consiglio dei Ministri si riunirà lunedì prossimo per iniziare l’esame del provvedimento. Una corsa contro il tempo, visto che la scadenza per inviare il Documento di Bilancio all’Unione Europea è fissata per il 15 ottobre.
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