“Se qualcuno pensa che questioni come queste possano indebolire il governo, temo che non accadrà. Si è dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo ministro”. Giorgia Meloni si rivolge alla platea di Cernobbio con un messaggio all’insegna della stabilità. Per rassicurare il mondo dell’impresa sulla tenuta del governo. “Intendo fare il mio lavoro, intendo farlo bene e fino alla fine della legislatura”, ha scandito la premier dal lago di Como, dopo aver lasciato a Roma l’eco del caso Sangiuliano, che archivia come un “fatto privato”. Difende ancora l’ex titolare di via del Collegio Romano: “si è dimesso ma non ci sono illeciti commessi dal ministro”. Spiega la sua esitazione di fronte alle dimissioni, messe sul tavolo una prima volta martedì. Quindi contrattacca: “C’è stata una forte campagna mediatica che ha trasformato una questione privata in un fatto pubblico. È un precedente al quale non intendo prestarmi, ed è la ragione per la quale inizialmente non ho accettato le dimissioni” del ministro Sangiuliano. “Le ho accettate – continua la premier – quando le ha presentate come irrevocabili perché voleva liberarsi dalla condizione di ministro perché capiva, come capisco io, che l’autorevolezza del governo non poteva continuare a essere sottoposta a questa pressione mediatica”.
© Copyright redazione, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews