Egregio Direttore, “Defcon 1” è il codice militare per definire lo stato di allerta più grave. Leggo spesso le sue “arringhe” rivolte a questa men che mediocre classe di politicanti.
Politicanti forse è un titolo fin troppo lussuoso per definire una così truffaldina accolita di individui, ma ad ogni modo, Noi cittadini degni di questo nome, dobbiamo configurarci allo stato Defcon 1.
Le sue rimostranze veicolate da tanti cittadini sono giuste, ma la mia critica, invece, è rivolta alla sana società civile che si trincera nelle proprie case, guarda la TV da un comodo divano e si lamenta !
Nessuno prende posizione davvero, dovremmo scendere in piazza, bloccare la città, chiamare le TV e sbugiardare questi truffatori seriali, travestiti da politici.
Dovremmo agire come si conviene e non fare finta che avvenga un miracolo, ma vedo che , sempre più, si nasconde la polvere sotto il tappeto e si vive nell’illusione che qualcuno possa risolvere la situazione.
Un organo di stampa come il suo, fa quel che può, ma se la coscienza comune non si dà una sveglia, resteremo nel loop degli ultimi 20 anni : ELEZIONI – SCIOGLIMENTO – ELEZIONI – SCIOGLIMENTO.
Questo è il peggio che ci si può aspettare, perché non porta a nulla e deteriora sempre più la fiducia di chi ancora crede nelle istituzioni.
Detto questo, io credo che andare avanti in questo modo non sia più possibile e che una volta toccato il fondo, a meno che qualcuno non voglia scavare, si possa solo risalire…. Con un poco di buona volontà e con strumenti semplici.
Le rivoluzioni sono sempre partite dal basso…..
Ad Maiora..
M. Di Benedetto
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