Gestione acqua, via libera alla società gestita per metà da una componente pubblica e per l’altra da una componente privata. Lo ha deciso il consiglio del distretto idrico Napoli nord. Una società avrà il compito di gestire l’affare acqua – con criteri, tariffe e modalità univoche – in tante realtà (31 comuni) della provincia di Napoli: da Giugliano a Pozzuoli, da Marano ad Afragola. La nuova società dovrà essere individuata, entro pochi mesi, attraverso un bando di gara e con la sottoscrizione di uno statuto che fisserà le modalità di gestione. I comitati per l’acqua pubblica si sono riuniti oggi all’esterno del Comune di Mugnano poiché il sindaco della cittadina a nord di Napoli, Luigi Sarnataro, è l’attuale coordinatore del distretto Napoli nord, una delle articolazioni territoriali dell’Ente idrico Campano. “Il consiglio di distretto – spiegano i manifestanti – aveva chiarito, tempo fa, che la gestione sarebbe stata interamente pubblica. Questa visione è stata sconfessata nei mesi scorsi, da quanto ne sappiamo per le pressioni esercitate proprio dall’ente idrico campano. I sindaci, dunque, hanno fatto marcia indietro e optato per una formula, quella che prevede la nascita della società misto pubblico-privato, che nasconde tante, troppe insidie, a partire dal più che probabile aumento delle tariffe per gli utenti”.
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