Maria ieri mattina, stando alle prime ricostruzioni ancora da verificare, fosse arrivata a scuola qualche minuto dopo l’inizio delle lezioni perché aveva avvertito un malessere. Nonostante ciò, però, non voleva rinunciare alla giornata di studio. Ma intorno alle 9 le sono comparsi i primi sintomi. Maria ha avvertito la docente di non sentirsi bene. In quegli attimi la lezione si è interrotta e dopo un po’, quando era chiaro che non si trattava di un semplice malessere ma di qualcosa di più serio, sono stati allertati i soccorsi. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno effettuato vari tentativi di rianimazione. Per diverso tempo hanno provato a farle riprendere conoscenza ma non c’è stato nulla da fare. Maria è morta sotto gli occhi di docenti e collaboratori scolastici. In quegli attimi è calato il gelo sull’istituto di via Spazzilli che è la succursale della sede principale di via aviere Mario Pirozzi.
La salma è stata portata, su disposizione dell’autorità giudiziaria, presso la Medicina Legale dell’ospedale San Giuliano di via Basile, proprio di fianco la sede storica del Marconi. Solo con l’autopsia si chiariranno le cause del decesso: se è stato un arresto cardiaco o altro. A scuola sono poi arrivati i genitori della ragazza e altri parenti, sconcertati e increduli per l’accaduto. Maria lascia i genitori e due sorelle più piccole, una di 7 anni e una di 9. L’istituto non aveva certificati medici relativi alla vittima. Non risulta se avesse qualche patologia pregressa. I carabinieri hanno tra l’altro verificato la presenza di un defibrillatore nell’istituto e 4 operatori formati all’utilizzo ma quelli in classe sono stati gli ultimi minuti di vita di Maria, nonostante tutto. Dopo l’accaduto, le lezioni si sono interrotte e gli amici, nello sconcerto generale di aver assistito alla morte di una compagna, sono ritornati a casa. Una scena che non dimenticheranno facilmente.