MARANO. LA LOVE STORY TRA MATTEO ED EDUARDO? DAL PUNTO DI VISTA POLITICO PROSEGUE, AL SIM SAREBBE PRONTO A CREARE UN GRUPPO IN CONSIGLIO COMUNALE. A DI MARINO INTANTO NON GLI RESTANO CHE LE CHIACCHIERATE CON COPPOLA E CO

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I rapporti umani si sono un po’ raffreddati, ma dal punto di vista politico nulla è cambiato. La love story tra Matteo ed Eduardo va comunque a gonfie vele, anche se Simioli non partecipa più alle riunioni di giunta e non si vede in Consiglio. Si vede, però, all’ufficio tecnico di via Nuvoletta, dove più di qualche consigliere lo ha incrociato. Eduardo è l’ex consigliere, imprenditore e principale sponsor politico del sindaco che, come in tanti ricorderanno, ha partecipato al brindisi di assoluzione di Angelo Simeoli, tenutosi di recente in un noto locale al confine tra Marano e Calvizzano.

Eduardo frequenta non di rado gli uffici del Comune. Anche stamani era lì in compagnia di uno stretto collaboratore del primo cittadino. Qualcuno, anzi tanti, sussurrano che starebbe per promuovere un gruppo politico, un insieme di consiglieri e assessori a lui legati, per legittimare ulteriormente la sua posizione e avere maggiore visibilità politica. I pretoriani di Morra sostengono che tra Matteo ed Eduardo i rapporti sono cambiati; altri invece ritengono che sia solo una questione di mera facciata e opportunità. In sostanza, Morra non gradirebbe la presenza ingombrante di Simioli nelle sede istituzionali, ma non può slegarsi completamente da lui poiché Marano Rinasce è una lista civica che sostiene il sindaco è creata proprio dal “lungo” di San Rocco.

C’è poi il caso Di Marino. Lorenzinho ha un diavolo per capello (quei pochi rimasti) poiché, dopo aver riferito a destra e a manca di essere in procinto di ottenere un assessorato, per lui e per i suoi, alla fine è rimasto al palo. C’è chi giura, però, che il “Caramella” della politica locale non si sia affatto rassegnato e che ora, persa la partita per la giunta, stia volgendo lo sguardo verso altri obiettivi. Quali? Il tempo ci dirà a cosa sta puntando l’ex consigliere di Visconti. Quel che è certo è che, dal punto di vista strettamente politico, ne è uscito con le ossa rotte. E non solo lui: a sostenere Morra, sperando di ottenere un minimo di visibilità politica, erano stati anche i suoi amici-sodali, Pasquale Coppola e Rosario Guida. Il trio, insomma, se l’è giocata male, in primis perché le “trattative” sono state condotte principalmente o quasi esclusivamente da Di Marino, onnipresente ad ogni evento e poco avvezzo alle regole di ingaggio della politica. Lui si fa forte dei rapporti personali e non comprende che, per fare politica ad un certo livello, bisogna avere alle spalle una struttura, un gruppo coeso che si faccia valere e che faccia le cose in trasparenza e con i riti più ortodossi. In poche parole, avrebbe dovuto figurare di meno, sedersi ai tavoli istituzionali insieme ai componenti del suo gruppo e lasciare da parte ogni questioni meramente personali e affidandosi a documenti e comunicati ufficiali. Avrebbe, in questo modo, creato maggiori difficoltà a Morra. La politica paesana non paga più come un tempo. Ora non gli restano che le chiacchierate con Pasquale Coppola, le sfilate e le riunioni sul futuro mercato.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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