PILLOLE DI STORIA. MARANO, ECCO PERCHE’ NEGLI ANNI 80 SORSERO TRE SCUOLE SUI TERRENI MAI ESPROPRIATI

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Correva l’anno 1987, o giù di lì, e il Comune di Marano ebbe la possibilità di intercettare – quasi in extremis – fondi dall’ex Provincia per la realizzazione di alcune scuole, che sarebbero poi diventate gli attuali Segrè, Levi e Socrate-Mallardo. Il sindaco dell’epoca era Raffaele Credentino, esponente della Democrazia Cristiana. Ma ad occuparsi, nella pratica, di quei fondi fu soprattutto un gruppo di esponenti locali dell’allora Partito comunista. Bisognava fare in fretta, perché nell’arco di pochi mesi, per poter sfruttare il cospicuo finanziamento, occorreva anche avviare i lavori. I politici del tempo, come ben ricordano le memorie storiche di quel periodo, iniziarono a individuare i suoli in cui poter realizzare le strutture. La scelta, in un primo momento, ricadde sulla zona del corso Mediterraneo, dove attualmente è ubicato un supermercato. Si pensava, al tempo, che fosse necessario installare le scuole in una zona centrale di Marano. Sorsero malintesi, intoppi, divergenze legate agli eventuali espropri da mettere in essere e alla fine, con il tempo che passava inesorabile, ci si convinse che l’unica alternativa seria erano i terreni racchiusi tra via Falcone e le vie che in seguito furono ribattezzate via Musella e Arafat. Gli amministratori dell’epoca erano ben consci che quei terreni non erano di proprietà del Comune di Marano, all’epoca appartenevano agli educandati religiosi che in un secondo momento – alla loro estinzione – li donarono al Comune di Napoli.

Anni dopo, anni Duemila, anche la giunta Bertini decise di realizzare uno stadio comunali su suoli che, formalmente, non erano di Marano. Dopo 25 e passa anni si è arrivati alla resa dei conti: Napoli, divenuto proprietario di quei terreni, pretende il risarcimento per illegittima occupazione. Il Tar ha dato ragione all’ente partenopeo e ora Marano deve pagare, forse svariati milioni di euro, come annunciato dal sindaco giorni fa in una diretta Facebook. Pagheranno, naturalmente, i cittadini con le loro tasse. Sono storie che conoscono in pochissimi, nemmeno insegnanti e dirigenti scolastici, che nel corso di tanti anni mai hanno pensato di invitare a Terranostranews o altri a relazionare e a parlare delle tante vicende cittadine: dalla camorra ai disastri amministrativi. La storia è maestra di vita, ma molte scuole, molti dirigenti, preferiscono crogiolarsi nei loro progetti e progettini che nulla o poco lasciano (in termini di conoscenze del territorio) ai loro allievi. Presunzione, disinteresse, scarsa conoscenza delle cose? Fate voi.

© Copyright Fernando Bocchetti, Riproduzione Riservata. Scritto per: TerranostraNews
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